I brand di orologi di lusso di Hublot e Bulgari, in orbita a Lvmh, nel 2021 hanno registrato vendite al di sopra dei livelli del 2019, e nel 2022 prevedono una maggiore crescita grazie alla forte domanda degli Stati Uniti. A dichiararlo a Reuters sono stati i vertici delle stesse aziende in avvio della Lvmh Watch Week 2022 (24-28 gennaio). Hublot e Bulgari, insieme ai compagni di scuderia di Zenith e TAG Heuer, stanno animando la manifestazione con presentazioni digitali delle loro ultime collezioni.
“Le vendite di orologi di lusso svizzeri – ricorda Reuters – sono diminuite bruscamente nel 2020, quando la pandemia ha chiuso i negozi e frenato il turismo. Ma hanno rimbalzato l’anno scorso, con le esportazioni di orologi svizzeri leggermente al di sopra dei livelli del 2019 alla fine di novembre, grazie alla forte domanda negli Stati Uniti e in Cina”.
“Il 2021 è stato un buon anno, abbiamo fatto meglio del 2019”, ha dichiarato il CEO di Hublot Ricardo Guadalupe all’agenzia, evidenziando una crescita delle vendite del 30% negli Stati Uniti e “ottimi numeri” in Cina. “Ovviamente – ha continuato il numero uno della maison orologiera – non vedremo lo stesso forte rimbalzo tra il 2021 e il 2022, ma crediamo che avremo una crescita solida”. Guadalupe ha inoltre riportato l’attenzione sul rallentamento dei flussi turistici e sui problemi della catena di approvvigionamento, dovuti principalmente ai lavoratori malati con la variante Omicron, che hanno causato ritardi di produzione “che si spera saranno risolti entro l’estate”.
Jean-Christophe Babin, CEO di Bulgari, ha spiegato a Reuters che la maison nel 2021 ha superato i livelli del 2019, guadagnando quote di mercato. “Vogliamo continuare con questo trend positivo nel 2022 – ha aggiunto Babin -. Gli Stati Uniti sono diventati il nostro secondo mercato più grande l’anno scorso e hanno uno dei migliori tassi di crescita attualmente”.
Nelle scorse ore, il principale competitor di Lvmh, il gruppo Kering, ha annunciato la firma di un accordo relativo alla cessione dell’intera sua partecipazione (100%) in Sowind Group SA, proprietaria delle manifatture svizzere di orologi Girard-Perregaux e Ulysse Nardin, all’attuale management.