In un mercato dell’usato in espansione, in pieno boom online, c’è qualcuno che fa marcia indietro. È Galeries Lafayette che si prepara a chiudere, a fine anno, il portale InstantLuxe, attivo, appunto, nella vendita di prodotti di lusso (per lo più accessori, pelletteria, gioielleria e orologeria) di seconda mano.
Lanciato nel 2009 da Yann Le Floc’h, InstantLuxe è stato rilevato nel 2016 da Galeries Lafayette, che si era detto pronta a estendere la sua presenza nel panorama digitale sfruttando un settore in netta accelerazione, quello dello shopping online di luxury goods di seconda mano. In seguito, il gruppo guidato da Nicolas Houzé ha affiancato all’e-shop anche alcuni punti vendita fisici, con corner dedicati a InstantLuxe nel grande magazzino Bhv Marais (dal 2017) e da Galeries Lafayette Haussmann (da maggio 2018). Una delle iniziative recenti del portale di e-commerce è anche il servizio Panoply, tramite il quale è possibile noleggiare borse e accessori di lusso.
Secondo quanto riferito da Wwd, InstantLuxe ha oggi un organico di sole 10 persone, alle quali sono già stati offerti degli incarichi all’interno di Galeries Lafayette. A determinare la chiusura imminente del sito sarebbe stata la difficoltà a competere, sul mercato francese, con player di maggiori dimensioni, su tutti Vestiairecollective.com e Videdressing.com.
I progetti digitali di Galeries Lafayette si concentreranno ora, con ogni probabilità, sul portale La Redoute, rilevato a settembre 2017.
La chiusura InstantLuxe è in controtendenza rispetto alle stime tracciate per l’apparel di seconda mano. Secondo il reseller digitale ThredUp, infatti, nel 2022 il valore di questo mercato dovrebbe toccare i 41 miliardi di dollari (35,8 miliardi di euro) a livello globale. Il resale guadagnerà sempre più spazio nel guardaroba delle persone (dovrebbe crescere dall’attuale 6% all’11% nel 2022), così come gli acquisti fatti negli outlet (dal 15% al 18%) e il ricorso a forme di noleggio (dall’attuale 1% al 2 per cento).