Dopo il record del 2021, le esportazioni di orologi svizzeri proseguono crescono anche in avvio del 2022. A gennaio, infatti, l’export di lancette elvetiche ha toccato quota 1,70 miliardi di franchi (1,63 miliardi di euro), a +6,8% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Quanto all’andamento dei primi dieci mercati di sbocco, a gennaio gli Stati Uniti hanno segnato, rispetto allo stesso mese del 2021, un +37,5%, mentre Cina (-12,2%) e Hong Kong (-10,3%) hanno perso quote di mercato. Seguono Giappone a +9,2%, Regno Unito a +26,1%, Singapore a -12,1%, Germania a +14%, Emirati Arabi Uniti a +0,5%, Francia a +14,4%, Corea del Sud a -4,2%. L’Italia (+4,8%), che per il complesso del 2021 è riuscita a mantenere il decimo posto, nel mese di gennaio scende all’11esimo.
Dopo la flessione del 2020, a causa della pandemia, le esportazioni di orologi svizzeri hanno accelerato nel corso del 2021, raggiungendo a fine anno i 22,29 miliardi di franchi, con un balzo del 31,2% rispetto a un anno prima e del 2,7% in rapporto al 2019. Questi numeri, diffusi dalla Fédération de l’horlogerie suisse, hanno battuto il precedente record di vendite, che risaliva al 2014.