Si aggrava la tempesta cinese in cui è precipitato Dolce & Gabbana. Dopo la bufera dei giorni scorsi innescata dalle polemiche sull’adv del brand e sui successivi interventi social di Stefano Gabbana, definiti “razzisti e sessisti”, i prodotti della griffe, dalla tarda serata di ieri, sono spariti dalle piattaforme di e-commerce. Secondo quanto riportano le testate internazionali, il boicottaggio, in particolare, riguarda i tre colossi del settore cinesi Tmall, JD.com e Suning, quelli cross-border NetEase Kaola e Ymatou, e compagnie del luxury e-commerce come Secoo e Vip.com, e Yhd.com. A prendere le distanze dalla casa di moda italiana, secondo Wwd, è anche il gruppo Yoox Net-a-porter che, secondo il sito, eliminerà la griffe dalle piattaforme dell’azienda: Net-a-porter, Mr. Porter e Yoox.com. Pambianconews ha chiesto conferma a Ynap, ma non è stato possibile ottenere indicazioni più precise.
Dolce & Gabbana si era già difesa, affermando su Instagram che l’account dell’azienda e quello di Stefano Gabbana erano stati hackerati, ma la giustificazione non sembra avere convinto il pubblico cinese, né i responsabili dei siti di e-commerce, un importante canale di vendita per l’azienda, che hanno deciso di cancellare dalle loro piattaforme i prodotti della maison del duo stilistico. Resta da capire se, su questa scia, anche altri siti e-commerce bandiranno i prodotti Dolce & Gabbana.