Colombo Industrie Tessili torna tra gli espositori di Milano Unica, la kermesse dedicata al tessile e accessori alto di gamma giunta alla sua 38esima edizione e che popolerà, fino a giovedì primo febbraio, i consueti spazi espositivi di Fiera Milano Rho.
La storica azienda comasca è reduce da un 2023 “di consolidamento”, come lo ha definito il presidente Stefano Colombo, che ha raccontato a Pambianconews di un anno in cui “si è lavorato molto per espandere il mercato estero, quello che ci ha dato più soddisfazioni in termini di crescita, e una leggera contrazione del mercato italiano”.
Il risultato, dunque, è un anno sostanzialmente in linea con quanto raggiunto nel 2022, che il player tessile aveva chiuso con ricavi per 9,2 milioni di euro e una crescita a doppia cifra del 18 per cento. “Il nostro percorso, teso sempre più verso l’estero, è quello che ci dà anche un’attesa positiva per il 2024 e che ci sta dando più soddisfazioni grazie a progetti interessanti e una valorizzazione del made in Italy rispetto all’Italia, in cui sono predominanti temi quali prezzi e concorrenza piuttosto che l’innovazione in modo più spiccato”, racconta ancora Colombo.
E proprio riguardo al 2024 appena avviato, la speranza sembra quella di mantenere il ritmo consolidato, nonostante le criticità che adombrano attualmente il mercato. “In quest’ottica la fiera rappresenta anche un’occasione per sondare il sentiment dei nostri clienti e come stanno affrontando le sfide di questo momento storico”.
Al salone del tessile Colombo Industrie Tessile porta le proprie proposte primavera/estate 2025 puntando sui concetti di lusso e performance, declinandoli attraverso i brand che ne fanno parte, Its Artea, MarioBoselli Jersey e Progetto 62. Ma vuole anche portare la storia di un’azienda con alle spalle oltre sessant’anni di attività nel mondo del tessile, in virtù della quale ha fatto recentemente il suo ingresso in Museimpresa, l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa che si impegna per aggregare nuovi soggetti della cultura d’industria italiana, con il fine di sostenere la capacità manifatturiera in quanto motore di sviluppo sostenibile e cardine d’una diffusa cultura economica, sociale e civile.
“Per noi è stato un percorso – ha spiegato il manager – che in questi ultimi tre anni ci ha visto puntare molto sull’innovazione, sulla creatività e sulla sostenibilità partendo sempre dalla nostra storia e manifattura”. Nel 2023 è stato infatti completato la realizzazione dell’archivio soprannominato “In Fabbrica” che racconta la storia dei tessuti e del percorso dell’azienda, all’interno del suo stabilimento manifatturiero. “È un archivio che rappresenta, dunque, il nostro know-how e che ci ha fatto venire la voglia di condividerlo entrando nell’associazione Museimpresa, insieme alle più importanti aziende italiane, che è per noi un vero onore”.