Hedi Slimane conferma la sua anima controcorrente. Il direttore creativo di Celine ha presentato la collezione femminile primavera/estate 2024 lo scorso weekend, lontano quindi dagli appuntamenti ufficiali. Tra i marchi del lusso la maison di Lvmh è rimasta tra le pochissime, se non l’unica, a prediligere il formato digitale in voga durante il lockdown. Le immagini e il video del défilé, allestito a maggio presso la Bibliothèque Nationale Richelieu di Parigi, sono stare realizzate dallo stesso Slimane. Lanciato online venerdì, il video ha finora totalizzato 40 milioni di views sul canale Instagram ufficiale di Celine e 75mila su YouTube.
Non è dato sapere se e quando Celine rientrerà nel calendario della Paris fashion week o di qualsiasi altra kermesse ufficiale in giro per il mondo. L’ultimo show femminile di Celine risale alla sfilata co-ed dello scorso dicembre presso il Walter Theater di Los Angeles. A luglio la maison aveva annullato bruscamente una sfilata di moda a causa dei disordini con cui la capitale francese stava facendo i conti in questi giorni, scatenati in origine dalla morte di Nahel, un ragazzo di soli 17 anni ucciso brutalmente con un colpo al petto da un poliziotto, in quello che sarebbe dovuto essere un normale controllo nel sobborgo parigino di Nanterre. “Una sfilata di moda a Parigi, in un momento in cui la Francia e la sua capitale sono in lutto, sembra, dal mio punto di vista, sconsiderata e del tutto fuori luogo”, aveva dichiarato in una nota Slimane.
Da un punto di vista stilistico lo stilista francese non ha deluso le aspettative delle sue clienti più fidelizzate, come ha scritto The New York Times: “Niente era particolarmente nuovo, ma questo è parte del punto. Non ha molta importanza che il signor Slimane non abbia sfilato con una collezione femminile per un anno perché ogni nuova collezione riprende semplicemente da dove si era interrotta l’ultima. È come una serie scritta attraverso i vestiti o un promemoria che non sono tanto le nostre storie a cambiare, ma il modo in cui vengono raccontate e il contesto”.