Si apre oggi in un contesto economico di forte incertezza la 38esima edizione di Milano Unica, la kermesse dedicata al tessile e accessori alto di gamma che fino a giovedì primo febbraio popolerà, come di consueto, gli spazi di Fiera Milano Rho. Sotto i riflettori ci saranno le collezioni primavera/estate 2025, con protagoniste 415 aziende italiane e 93 straniere, alle quali si aggiungono le 101 realtà delle aree speciali. Il risultato è un parterre di 609 espositori, che si rivolgono a un mercato internazionale uomo e donna, un numero superiore rispetto ai 475 espositori dell’edizione di gennaio dello scorso anno.
Dopo la corsa del 2022, nel 2023, secondo le stime elaborate dall’Ufficio economico di Sistema Moda Italia (Smi), il comparto ha dovuto far fronte a una frenata rispetto al biennio precedente, anche se comunque al di sopra dei livelli del 2019 pre-pandemico.
Secondo i dati presentati, il fatturato del tessile nel 2023 si attesa a oltre 7,7 miliardi di euro, in flessione single digit del 2,5% sul 2022, ma in crescita del 2,2% sul 2019. Sul bilancio settoriale sfavorevole incidono sia la contrazione delle vendite sui mercati esteri sia, soprattutto, il mercato interno. La tessitura laniera – comparto preponderante con una quota sul totale del 39,1% – e la tessitura liniera restano interessate dal trend positivo dell’ultimo biennio. Di contro, la tessitura cotoniera e la tessitura a maglia – che ricoprono una quota rispettivamente del 17,6% e del 20,9% della tessitura made in Italy – archiviano il 2023 in area negativa, penalizzate sia dalla domanda estera sia dalla domanda interna, così come la tessitura serica (il cui share è del 17,3%). L’attivo della bilancia commerciale di settore si mantiene in positivo (di oltre 2,4 miliardi di euro) ma il dato va letto come frutto sostanzialmente di una ‘gelata’ delle importazioni (-16,8% sul 2022), ammontate a circa 1,95 miliardi di euro. Anche le esportazioni hanno registrato una flessione anno su anno seppur molto più moderata, pari al 2,7%, arrivate a generare 4,4 miliardi di fatturato.
In generale, la performance dell’anno passato sembra confermare l’andamento già delineatosi nella sua prima parte, in chiaroscuro per il tessile, dopo un 2022 caratterizzato dall’euforia post-Covid.
Guardando nello specifico i mercati, nei primi nove mesi del 2023 emerge come sia stato l’aggregato Cina-Hong Kong, con un totale di circa 241 milioni di euro di tessuti importati dal Belpaese, a confermarsi primo mercato per la tessitura italiana, seppur anche in questo calo in contrazione rispetto allo scorso anno. Considerate singolarmente, la Cina (-3,2%) si colloca al terzo posto, dietro a Francia (+0,3%) e Germania (+0,1%), mentre Hong Kong (-22,5%) scivola in sedicesima posizione. Come precisa la nota di Sistema Moda Italia, “la maggior parte dei Paesi mostra di aver ripianato il contraccolpo conseguente
all’emergenza sanitaria” e quindi confrontando i dati con il 2019. Mantengono, tuttavia, un divario importante due nazioni strategiche per il tessile italiano, gli
Stati Uniti e la Francia che presentano un divario rispettivamente del -15,6% e del -14,5% rispetto a gennaio-settembre 2019.
Per quanto riguarda il 2024, l’analisi di Smi sulla prima parte dell’anno è improntata alla cautela. Le aziende italiane di tessitura si trovano oggi a operare in un contesto economico che vede, dopo mesi caratterizzati da un’inflazione senza precedenti, il rallentamento di molte importanti economie e un clima di sempre maggior incertezza, in uno scenario internazionale minacciato da più conflitti.
Intanto, il palinsesto di Milano Unica 38 è improntato ai temi della sostenibilità e della tecnologia, con un focus particolare sull’intelligenza artificiale, come esposto durante la conferenza d’inaugurazione. All’evento è stato anche presentato il nuovo presidente della manifestazione, dall’ormai uscente Alessandro Barberis Canonico: sarà Simone Canclini, CEO dell’omonima azienda, a prenderne le redini a partire dalla prossima edizione di luglio.
Diventa sempre più consistente, inoltre, lo spazio dedicato alle collezioni femminili di fascia premium e luxury, denotando “una costante evoluzione al servizio della domanda di mercato”.
Al centro anche la formazione e il reclutamento delle nuove generazioni: come ogni edizione di febbraio, Milano Unica 38 dedicherà agli studenti di moda l’evento ‘Back to School’, con la testimonianza diretta di Sabato De Sarno, direttore creativo di Gucci che, in un dialogo con Emanuele Farneti, direttore di D, Door, DLui e vicedirettore di La Repubblica, racconterà il percorso che l’ha condotto al successo.