Complice la crisi sui mercati tradizionali, Abercrombie & Fitch si prepara a conquistare la Cina. Il primo passo di un percorso che, come dichiarato al China Daily da Craig Brommers, vicepresidente marketing della società, dovrebbe portare all’apertura di un centinaio di punti vendita Abercrombie e Hollister nei prossimi dieci anni, il retailer statunitense ha tagliato il nastro del suo primo flagship cinese in un edificio di quattro piani nel cuore di Shanghai, nel quartiere di Jing’an. Il sito di e-commerce in lingua cinese dovrebbe essere lanciato entro la fine dell’anno, e, intanto, il gruppo ha già annunciato l’apertura di uno store a Chengdu, nel Sichuan.
Intanto, ‘a casa’, nel board del gruppo si siederanno presto quattro nuovi independent directors, come insistentemente richiesto da Engaged Capital, il fondo che ha in mano soltanto lo 0,6% della società, ma che recentemente ha richiesto con decisione un cambio di rotta in seguito al susseguirsi di trimestrali deludenti. L’ingresso dei quattro nuovi manager porterà a 12 i direttori del board (di cui 11 indipendenti), e sette dei quali aggiunti soltanto nel corso dell’ultimo anno. Il presidente Arthur Martinez, che lo scorso gennaio ha sostituito Mike Jeffries – rimasto CEO – dopo 18 anni, ha così commentato: “I nuovi arrivi potenzieranno ulteriormente il ruolo del board e supporteranno il percorso di crescita di Abercrombie & Fitch”.