Zalando chiude il primo trimestre con un volume lordo di merci (Gmv) in crescita , grazie alla scommessa su selezionati marchi premium, sebbene il fatturato sia calato dello 0,6% a 2,24 miliardi di euro. La società tedesca ha registrato un aumento della redditività “anche grazie alla forte crescita dell’offerta lifestyle, al miglioramento dell’esperienza del cliente – al quale offre anche servizi personalizzati per individuare misure e taglie – e all’aggiunta di nuovi partner logistici”, spiega la nota del gruppo tedesco. I risultati finanziari sembrano, quindi, confermare la traiettoria della strategia di Zalando, annunciata a marzo di quest’anno, volta a costruire il principale ecosistema di e-Commerce di moda e lifestyle pan-europeo lungo due vettori di crescita, il B2C e il B2B.
Il Gross Merchandise Volume (Gmv) è aumentato dell’1,3% a 3,3 miliardi di euro nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre il fatturato è stato di 2,2 miliardi di euro rispetto ai 2,3 miliardi di euro dello stesso trimestre dell’anno scorso. L’utile rettificato prima di interessi e imposte (Ebit rettificato) è salito a 28,3 milioni di euro nel primo trimestre, in linea con le aspettative del mercato e con un margine dell’1,3% rispetto al negativo di 0,7 milioni di euro del primo trimestre dello scorso anno.
Sebbene il rivenditore di fast-fashion Shein rappresenti oggi una minaccia per le entrate e il numero di clienti di Zalando, con un peso specifico sui suoi ricavi, il direttore finanziario Sandra Dembeck ha dichiarato che l’azienda non vuole tuttavia competere sul prezzo, cercando invece di differenziarsi con una serie di marchi di prezzo più elevato ma di qualità come ad esempio On Running, che ha aggiunto di recente alla lista di brand disponibili sulla piattaforma.
Il valore medio degli ordini di Zalando è infatti aumentato a 60,4 euro (65 dollari) nel primo trimestre, rispetto ai 57,3 euro dell’anno precedente e il volume lordo di merci (GMV) trimestrale – un parametro chiave dei ricavi che misura il valore totale di tutte le merci vendute – è aumentato dell’1,3% a 3,27 miliardi di euro rispetto ai 3,23 miliardi dell’anno precedente, come ha fatto sapere il rivenditore tedesco.
Poiché l’inflazione ha colpito la domanda di abbigliamento, Zalando ha cercato nuovi fattori di reddito e ha iniziato a offrire la sua piattaforma e la sua rete logistica come servizio ad altri rivenditori e marchi. In tal senso, il fatturato del servizio business-to-business (B2B) di Zalando è aumentato del 13%, raggiungendo i 215 milioni di euro; anche se attualmente numero di clienti attivi di Zalando è sceso a 49,5 milioni dai 51,2 milioni dell’anno precedente e il fatturato è leggermente diminuito dello 0,6% a 2,24 miliardi di euro.
Dembeck ha dichiarato che il calo del numero di clienti di Zalando potrebbe in parte riflettere il fatto che gli acquirenti si sono rivolti a “nuovi fornitori” con prezzi più bassi, ma è anche il risultato dell’introduzione da parte di Zalando di un valore minimo dell’ordine di 29,90 euro per aggiudicarsi la consegna gratuita. Si pone tuttavia positiva sul futuro: “Riteniamo di essere in una posizione molto sana, perché ora possiamo davvero sfruttare quei clienti attivi e aumentare la loro spesa con noi”, ha dichiarato.
Nel tentativo di ridurre il numero di resi – una delle principali minacce ai profitti dei rivenditori online – Zalando ha sviluppato uno strumento per prevedere le taglie in base alle foto inviate dai clienti e ha lanciato il servizio in Spagna, Francia e Italia nel primo trimestre, aggiungendolo a Germania, Austria e Svizzera. Il margine operativo netto è passato a un profitto di 28,3 milioni di euro da una perdita di 0,7 milioni di euro dell’anno precedente. Zalando ha inoltre confermato la guidance 2024 e le sue previsioni di crescita del fatturato fino al 5% nel 2024, con un EBIT rettificato di 380-450 milioni di euro.