Lo scorso weekend si è svolta a Trieste l’edizione annuale di Its Contest, intitolata ‘Born to Create’. La piattaforma internazionale che da oltre vent’anni intercetta i più interessanti designer emergenti ha assegnato il riconoscimento Its Arcademy Award del valore di 15mila euro al progetto della giapponese Momoka Sato, ritenuto il più creativo, innovativo e socialmente responsabile. Its Jury Special Award del valore di 5mila euro è andato ex aequo al cinese Ju Bao e al britannico Richard Farbey. Its Responsible Creativity Award powered by Camera Nazionale della Moda Italiana dal valore di 5mila euro è stato consegnato all’italiano Ivan Delogu. Molti dei finalisti hanno attinto a storie personali per lo sviluppo delle proprie capsule, composte da cinque outfit, e per la descrizione dei progetti.
Its Residency Award è stata la principale novità per l’edizione 2023/24, un vero e proprio laboratorio di sperimentazione negli spazi di Its Arcademy – Museum of Art in Fashion, che ha dato l’occasione a tutti i finalisti, scelti tra 782 candidati provenienti da 65 paesi, di confrontarsi con talenti affermati ed esperti del settore, da Demna, direttore creativo di Balenciaga, al designer di Moncler Sergio Zambon, all’ex vincitore di Its Contest, il giapponese Teppei Sugaya, al celebrity stylist Tom Eerebout, e ancora a Sara Sozzani Maino, Orsola de Castro e Matteo Ward, che, insieme, hanno affrontato il tema della sostenibilità.
La giuria internazionale, convocata dalla fondatrice Barbara Franchin e composta da designer, curatori, talent scout, giornalisti e addetti ai lavori, ha valutato le creazioni di talenti provenienti da tutto il mondo, artisti pronti a scrivere la storia futura del design di moda, accessori e gioielli, e non solo. Le opere dei finalisti e dei vincitori saranno esposte nell’ambito della mostra ‘Born to Create’, in programma dal 28 marzo 2024 al 6 gennaio 2025 a Its Arcademy – Museum of Art in Fashion, il primo museo della moda contemporanea in Italia, che li custodirà nella sua collezione permanente. A fine mostra un ulteriore premio sarà assegnato sulla base delle preferenze del pubblico in visita: si tratta dell’Its Public’s Choice Award, del valore di 5mila euro.
La mostra ‘Born to Create’ si svolgerà in contemporanea a ‘Le molte vite di un abito’, la seconda collaborazione tra Its e il curatore Olivier Saillard che, in dialogo con il filosofo Emanuele Coccia, esplora il rapporto con gli abiti, dall’armadio all’esposizione museale, attraverso capi selezionati dalla Collezione Its e presentando tra gli altri, alcuni gentilmente concessi in prestito dalle attrici Charlotte Rampling e Tilda Swinton.
“Its Contest – ha dichiarato a Pambianconews Franchin – è ormai diventata una casa, un porto sicuro dove poter raccontare se stessi senza doversi mascherare. Con la consapevolezza che si verrà capiti, compresi e ascoltati, è anche un archivio e non ce ne sono di questo genere. È un posto dove tutti i sogni possibili sono stati archiviati e con responsabilità li sto conservando per le generazioni presenti e future nell’Arcademy, peraltro dal prossimo anno non consegneremo più premi; sono tutti vincitori, ci saranno altre dinamiche”. Quest’anno la manifestazione ha preferito non allestire la canonica sfilata optando per una strategia differente: “Abbiamo preferito investire i fondi per la residenza su più giorni e la mostra anziché destinarli alla sfilata. Ho iniziato questo progetto perché non mi piace il mondo dove vivo e quindi ho cercato di crearne uno che mi piace e dove vorrei vivere. I progetti che scegliamo vengono valutati in base alle emozioni che suscitano e alla non comprensione, quando non si capisce qualcosa si è in difetto e si viene incuriositi. Valutiamo l’intelligenza progettuale, nelle tecniche, nel racconto e la profondità emotiva. Dal 2010 la maggior parte dei ragazzi che presentano i propri progetti non sognano di diventare direttori creativi, si definiscono ‘artisti’ e non ‘fashion designer’, utilizzano il vocabolario dell’arte, sono più preoccupati dell’ambiente, di poter mantenere il diritto a essere ciò che sono”.
“Personalmente io cerco di selezionare i portfolio anche in base alle storie, non si tratta più solo di fare bei vestiti o un bel progetto. I ragazzi sono dei changemakers in grado di cambiare il sistema – ha spiegato a Pambianconews Sara Sozzani Maino -. Ciò che caratterizza Its Contest è la sensazione di sentirsi in famiglia perché restiamo tre giorni, diventiamo una comunità, c’è la possibilità di rallentare e conoscere davvero i ragazzi. Qui parte tutto, si incontrano gli studenti che stanno uscendo dal loro percorso, in procinto di iniziare una carriera. Sono incuriositi ma anche impauriti”.
Tra gli altri premi consegnati: Its Fashion Film Award (3mila euro) all’egiziana Amina Galal e special mention al giapponese Takayuki Miyazaki e al canadese Daniel Bosco. Its Digital Fashion Award (3mila euro) alle cinesi Yu Chen e Fanrui Sun, special mention al giapponese Mieko Tsuboi. GO! 2025 Borderless Award powered by Regione FVG (10mila euro) e l’esposizione in una mostra dedicata negli spazi di Its Arcademy – Museum of Art in Fashion a Tomohiro Shibuki. Its Artwork Award powered by Swatch Art Peace Hotel (10mila euro) assegnati ex aequo a Chelsea Jean Lamm e Ivan Delogu. Its Special Mention powered by Vogue Eyewear part of EssilorLuxottica (5mila euro) a Xiaoyue Liu.
Its Sportswear Award powered by Lotto Sport (3mila, 2mila e mille euro) a Clémentine Baldo, Ivan Delogu e Tomohiro Shibuki. Its Challenge The Status Quo Award powered by WRÅD a Tomohiro Shibuki. Its Accessories Award powered by Fondazione Ferragamo (5mila euro) e una collaborazione con uno degli uffici creativi di Ferragamo a Yuxi Sun. Its Special Mention powered by Pitti Immagine Tutoring & Consulting con una mentorship di sei mesi da parte della Direzione Tutoring & Consulting di Pitti Immagine a Marcel Sommer, Its Special Mention powered by Fondazione Sozzani grazie al quale il vincitore sarà ospite della Fondazione Sozzani con una mostra fotografica a Wanqi Huang.