I maestri della fotografia italiana si raccontano a Milano e Parigi, tra omaggi sentiti e ‘rassegne’ della propria carriera. A tre anni dalla sua scomparsa, prende vita nel capoluogo lombardo una mostra corale per celebrare il genio creativo di Giovanni Gastel. Per l’occasione, presso lo spazio Hub/Art, fino al prossimo 7 aprile, ha infatti aperto al pubblico ‘Unforgettable’, una mostra curata da Maria Cristina Brandini insieme al fotografo Davide Furia con protagonisti 65 scatti in ricordo a uno dei fotografi italiani più conosciuti al mondo.
A renderla speciale, è stato il contributo di 42 fotografi e fotografe, un ‘gruppo’ di estimatori e colleghi che hanno messo la propria arte al servizio della celebrazione per ringraziare, in questo caso, un’artista per molti mentore e amico. “Lo scopo comune è omaggiare Giovanni Gastel, un uomo che ha fatto della fotografia e della poesia, quindi dell’arte, la sua ragione di esistere”, ha dichiarato Brandini a Style Magazine.
Si intitola invece semplicemente ‘Paolo Roversi’ la retrospettiva che Parigi (città che accolse l’artista nel 1973, verso la fine dei suoi vent’anni, ndr) dedica a uno dei fotografi italiani più romantici e sperimentalisti di sempre. La mostra, che ospitata all’interno del Palais Galliera offre un momento di riflessione in 50 anni di carriera, viene descritta dallo stesso fotografo – in un’intervista a Vogue Italia – come “un diario di lavoro”, che racconta di servizi scattati per colossi del sistema moda come Romeo Gigli, Yohji Yamamoto, Nino Cerruti e Rei Kawakubo di Comme des Garçons. Curata da Sylvie Lécallier con la direzione artistica dello stesso Roversi, la retrospettiva sarà visibile fino al 14 luglio 2024.