L’andamento globale del lusso mostra segni di una ripresa moderata, nonostante negli ultimi anni, complice il Covid, i conflitti che hanno scardinato gli assetti geopolitici e il conseguente aumento dell’inflazione, abbia attraversato momenti di grossa incertezza. Lo conferma l’ultima analisi di Bernstein, condotta sulla base dei dati forniti da Lyst.
Osservando nello specifico i dati relativi al quarto trimestre dell’anno fiscale 2023, Bernstein-Lyst evidenzia che gli articoli di lusso in vendita sono aumentati del 10% anno su anno, rispetto a un più timido +8% del terzo trimestre con un livello di scontistica che è cresciuto di un punto percentuale; in generale, gli articoli in saldo sono aumentati più nel lusso che nell’abbigliamento contemporaneo (+3%) e nel fast fashion (-6%).
“Ci aspettiamo una crescita del 7% del mercato del lusso nel 2024; il primo banco di prova sarà il primo trimestre dell’anno in corso, visti i comparabili difficili dello scorso anno. Da più direzioni, Prada, Moncler, Richemont, sembra di capire che l’anno sia partito bene”, ha spiegato Luca Solca, global luxury goods analyst per Bernstein.
La domanda fondamentale per l’anno fiscale 2024 in corso, secondo Solca, sembra essere quanto la domanda sarà più lenta: se sarà appena un po’ al di sotto dell’8% – calcolata sommando la crescita delle vendite delle società quotate in borsa negli ultimi 25 anni – o se sarà significativamente al di sotto di tale livello o addirittura negativa. I consumatori interni europei mostrano ancora segni di cautela negli acquisti, mentre i consumatori cinesi sono tornati, ma con entusiasmo meno travolgente rispetto al periodo prepandemico. Per questo, secondo Bernstein, le aspettative di crescita del mercato nel 2024 saranno del +7%, al termine del quale si prevede un’ulteriore accelerazione a partire dall’anno fiscale 2025.
Anche l’inflazione è in fase di moderazione, seppure ancora elevata. Il livello generale dei prezzi è aumentato del 14% anno su anno, con una moderata decelerazione sequenziale rispetto al +22% del terzo trimestre 2023, mentre il lusso (+12%) continua a registrare un’inflazione un po’ più contenuta dopo diversi anni di aumenti significativi dei prezzi. I listini delle borse e delle sneaker, ad esempio, sono aumentati nei segmenti del lusso (+6%), della moda e del mercato di massa. L’inflazione delle borse di lusso è stata del 5% annuo, leggermente superiore a quella delle borse contemporanee (+4%), ma entrambe inferiori al tasso generale di inflazione dei prezzi.
L’analisi ha poi evidenziato che ottica di migliorare la gestione delle spese in base alle vendite, anche la gestione del magazzino online è più razionale, con un numero di SKU-Stock keeping unit (ovvero il codice identificativo alfanumerico che viene assegnato ad ogni prodotto presente in catalogo) per marchio che è sceso dell’8% su base annua nel quarto trimeste, leggermente più moderato rispetto al -20% del trimestre precedente. Questi cali sarebbero in linea, almeno nel segmento del lusso, con le strategie di razionalizzazione del magazzino in corso da parte dei marchi del gruppo Kering e Prada.
Quanto ai resi – che negli ultimi anni hanno iniziato a costituire un vero e proprio problema da gestire per i marchi sia in ottica di costi che di sostenibilità – il lusso ha registrato un aumento del +5% annuo dei tassi di restituzione, rispetto ai cali del contemporaneo e del fast fashion, rispettivamente del -3% e del -18%.
Nella ricerca condotta da Bernstein-Lyst, analizzando il comportamento dei consumatori dei più importanti player del lusso mondiali, sono stati anche in-dividuati i due marchi sul podio della desiderabilità per i compratori stessi: Prada e Moncler. Entrambi scalano la classifica degli “hottest brand” nel Q4, mentre si osservano importanti crescite anche nel business di Burberry e Balenciaga. La lista dei prodotti in assoluto più ricercati e venduti dell’ultimo trimestre nell’anno fiscale concluso vede, tra gli altri, la Margaux bar del marchio The Row delle gemelle Olsen, al secondo posto la Frame bucale belt di Victoria Beckham, seguono la classifica le calzature con le kitten heels di Miu Miu, le Og snekaers di Adidasle, le loafers di Prada e le Tasman slippers di Ugg; al settimo posto il cappotto di Cos, all’ottavo il berretto classico con visiera di Ralph Lauren, al nono l’hoody hac-ker si Arc’teryx Atom e all’ultimo posto i boxer maschili di Skims.