Chanel rafforza la sua filiera produttiva. Stando a quanto riportato dalla stampa francese, la maison parigina avrebbe infatti rilevato il confezionista in conto terzi Jean-Yves Bohère attraverso il suo gruppo Jy Bh, specializzato nella produzione di prêt-à-porter di fascia alta e di lusso, e i suoi quattro laboratori di couture. Questi lavoreranno per Chanel pur continuando a collaborare anche con altri clienti aziendali.
Jean-Yves Bohère ha lavorato come direttore di fabbrica e produzione per diversi marchi prima di fondare la sua società Jy Bh nel 1999, attraverso l’acquisizione del laboratorio specializzato Marque & Mod. Nel 2005 è inoltre entrato a far parte dell’atelier di sartoria Pr3 di Bourges. Nel 2013, l’imprenditore ha rilevato altri due laboratori, Confection de Sully, creato nel 1954, e Domcia Production, fondato nel 1950. Parallelamente ha creato un ufficio stile per lo sviluppo delle collezioni, sia per la moda femminile che maschile.
“Chanel e il gruppo Jy Bh confermano di essersi uniti, con Chanel che acquisirà i quattro laboratori e tutte le sue attività – ha spiegato Chanel a FashionNetwork -. Questa decisione è stata motivata da interessi convergenti: il gruppo Jy Bh conta su un partner solido che garantisce visibilità a lungo termine, mentre Chanel partecipa al preservare un know-how eccezionale nel cuore del territorio francese”.
Chanel ha chiuso il 2022 con un fatturato di 17,22 miliardi di dollari (15,7 miliardi di euro), con un incremento del 10,1% su base annua. Il giro d’affari, superando i livelli del 2019, ha aggiornato nuovi massimi storici. L’utile netto si è attestato a 4,6 miliardi di dollari, a +14,2%, mentre l’utile operativo è stato di 5,7 miliardi di dollari (+5,8 per cento). Gli investimenti hanno raggiunto i 668 milioni di dollari, pari al 3,9% delle vendite.
Il numero di realtà artigiane e manifatture acquisite da Chanel ammonta oggi a più di cinquantina, di cui undici maisons métiers d’art e 45 produttori.