Tecnica Group, player internazionale delle calzature per l’outdoor e delle attrezzature per gli sport invernali, consolida le proprie performance nel periodo post pandemico, grazie alla strategia di diversificazione dei mercati e delle merceologie. “Nel 2023 – si legge nella nota stampa – il gruppo ha saputo raggiungere risultati di valore, proseguendo nel percorso di crescita intrapreso nel 2020, che ha visto Tecnica Group crescere a doppia cifra nel 2021 e nel 2022”. A fronte di una congiuntura globale complessa, l’esercizio 2023 si è chiuso con un fatturato di 540 milioni di euro e un ebitda adjusted pari a 91,2 milioni di euro. Nel 2022, anno record per il gruppo, il fatturato era di 561 milioni di euro, mentre l’ebitda adjusted era pari a 94,5 milioni di euro.
Oggi sono circa un centinaio i Paesi in cui vengono esportati i prodotti di Tecnica, Nordica, Blizzard, Lowa, Moon Boot e Rollerblade. Le principali geografie nel 2023 sono state l’area Dach (che ha inciso del 37% sui ricavi dell’anno) e Nord America (26 per cento). Ottimi i risultati dell’area asiatica, che migliora del 7,5% year-over-year. Cresce ancora l’incidenza del mercato italiano: se nel 2022 la quota di mercato del nostro Paese aveva realizzato un incremento del 64% rispetto al 2021, nel 2023 questa è aumentata ulteriormente del 27 per cento.
A livello di categorie di prodotti, il 54% dei ricavi proviene dalle calzature; il 41% da quelli destinati alla pratica sportiva invernale; il restante 5% dal segmento pattini in linea. Percentuali che confermano il “bilanciamento stagionale” del Gruppo, in alcun modo impattato nelle performance da effetti di stagionalità. Tra i brand, brilla Moon Boot, che nel 2023 ha visto i propri ricavi attestarsi a 50,1 milioni di euro, in crescita del 44,3% sull’esercizio 2022.
Nel 2023, inoltre, Tecnica Group ha pubblicato il suo secondo Bilancio di Sostenibilità. Tra i fiori all’occhiello della strategia della società c’è ‘Recycle Your Boots’, progetto di economia circolare lanciato nel 2021 per raccogliere, riciclare e trasformare i vecchi scarponi da sci usati in materie di seconda generazione. In tre anni sono stati raccolti e riciclati più di 11mila scarponi, con un risparmio di oltre 400 tonnellate di emissioni di Co2.