Si chiude con 587 milioni di euro di ricavi il 2023 di Golden Goose. Un risultato che segna nei dodici mesi terminati lo scorso 31 dicembre un aumento del 18% per il marchio italiano di sneakers e abbigliamento, candidato all’Ipo in Piazza Affari. Sul fronte della redditività, l’ebitda è salito del 19% a 200 milioni di euro, mentre l’ebit è cresciuto del 22% a 149 milioni. L’indebitamento netto, incluse le passività per leasing, spiega la nota, è ammontato a 479 milioni di euro.
A contribuire al fatturato del fiscal year, la crescita “in tutte le aree geografiche” e la corsa del canale direct-to-consumer, oltre che un programma retail concretizzatosi nell’apertura di 21 nuovi store a insegna Golden Goose, che sono diventati così 191 in totale alla fine del 2023. In particolare, hanno visto la luce anche due nuovi ‘Forward store’, uno a Miami (il secondo negli Stati Uniti) e uno a Parigi (il secondo in Europa, insieme a Milano), format che offre al consumatore una più ampia gamma di servizi orientati alla circolarità.
“La nostra solida performance nel 2023, con una crescita a doppia cifra in un contesto macroeconomico difficile, dimostra ancora una volta – ha commentato l’AD Silvio Campara – la forza del nostro marchio e il valore delle nostre persone che sono essenziali per costruire una visione di lungo termine e sostenibile. I consumatori desiderano connettersi con qualcosa di più di un semplice prodotto di lusso: vogliono un business che ne rifletta i valori e li faccia sentire parte di una comunità. Stiamo perseguendo una strategia unica, espandendo le nostre esperienze di co-creazione e riparando prodotti di qualsiasi brand, valorizzando la storia e l’unicità di ognuno”.
Nel 2023, inoltre, Golden Goose ha acquisito il restante 70% del capitale del fornitore Sirio, in seguito all’acquisizione di una quota di minoranza del 30% nel 2022. Insieme al takeover di Italian Fashion Team (effettiva dal primo gennaio 2023) Golden Goose internalizza così circa il 50% della produzione annua.