“Sono impegnata a rendere Mcm un marchio più globale, meno frammentato e con progetti speciali studiati per i singoli Paesi”. Sabine Brunner, da un anno e mezzo al timone del marchio tedesco (acronimo di Modern Creation München) ha incontrato stampa, buyer e addetti ai lavori durante la recente edizione della Milano fashion week a Palazzo Serbelloni, location scelta per la presentazione della collezione autunno/inverno 2024. Fondata nel 1976, dal 2005 la maison fa capo al gruppo Sungjoo dell’imprenditrice coreana Sung-Joo Kim, nel 2032 ha raggiunto un fatturato retail pari a 800 milioni di dollari (circa 737 milioni di euro), in crescita single digit rispetto all’esercizio precedente. “Per il 2024 ci aspettiamo un consolidamento del turnover con aumento del giro d’affari delle stesse dimensioni. L’e-commerce ci sta dando grandi soddisfazioni, nell’ultimo esercizio è cresciuto double digit e copre il 30% delle vendite totali; sulla scia di questi dati nel 2024 lanceremo il nostro primo store nel Metaverso sulla piattaforma Caliverse”, ha dichiarato la manager.
La griffe è attualmente distribuita in 584 punti vendita di 43 Paesi, Asia (in primis Cina), Europa e Stati Uniti si dividono equamente le percentuali di vendita di mercato con una crescita nelle aeree del sud-est asiatico e in Medio Oriente. Con un entry price di 490 dollari e un premio medio di 800 dollari, Mcm riesce a fare breccia nei desiderata della Z e anche Alfa Generation. Il segmento leather goods rappresenta l’80% del fatturato. Oltre alle collezioni moda, a Milano sono state presentate le nuove fragranze realizzate con il licenziatario Inter Parfums e la linea di occhiali recentemente affidata a Marcolin.
Pur nona vendo ancora alcuna boutique monogrand in Italia, il nostro Paese rappresenta un mercato importante per Mcm, come dimostrerà il progetto ‘Wereable Casa’ realizzato in collaborazione con Atelier Biagetti che sarà svelato durante la prossima Design Week di Milano, inquietante sei giorni sarà anche allestito un pop-up store a Palazzo Cusani. A maggio prenderà vita un altro pop-up nel capoluogo meneghino. Famoso per i propri accessori, Mcm sta investendo molto anche nelle calzature prodotte per la seconda stagione in Italia da Leo Shoes.
“Il dna di Mcm è da sempre legato alla musica, inizialmente il suo stile ha fatto breccia negli ambienti della musica beat di Monaco per poi approdare negli Stati Uniti dove è stato scelto da molte star del rap e pop star del calibro di Beyoncé. Per l’evoluzione del marchio vogliamo, nel rispetto della sua storia, approcciare nuovi clienti grazie anche alle collaborazioni come quelle presentate a Milano”, illustra Brunner.
La direttrice creativa Katie Chung ha ideato la collezione ‘Munich to Mars’, un viaggio immaginario da Monaco a Marte, in cui i codici tradizionali sono indirizzati verso nuove frontiere. Dai classici essenziali dell’inverno agli elementi modernisti, la nuova collezione riflette l’etica la versatilità del marchio che ha conosciuto il successo grazie agli zaini ma che oggi ingloba un vero e proprio total look.
A Palazzo Serbelloni sono tate presentate le borse della linea Black Label ‘Diamante 3D’ e ‘Diamante Soft’. La capsule collection ‘Mirium’ lancia nuove alternative alla pelle, tutte ecosostenibili e di origine vegetale. Anche il prêt-à-porter ha visto l’esordio di nuovi materiali on l’introduzione di uno jacquard in denim Laurel, un Re-Nylon con monogramma, una pelle metallizzata e una pelle a grana raffinata. per un’ulteriore nota di affascinante seduzione.
Infine, Mcm ha collaborato con Harper Collective, brand di lifestyle e valigeria cofondato da Jaden Smith e Sebastian Manes – lanciano la ‘Sustainable Travel Lifestyle Brand Collaboration’, proponendo tre diversi modelli di valige sostenibili.