In occasione della recente edizione di Milano Moda Donna, Malo ha inaugurato il suo nuovo flagship al civico 30 di via Spiga. La boutique dello storico luxury brand italiano copre una superficie di 190 metri quadrati su due livelli e conta tre vetrine su strada.
Precedentemente presente in via Montenapoleone, Malo punta molto sulla presenza nel cuore dello shopping meneghino: “Per noi il Quadrilatero è un luogo fondamentale, lo è sempre stato. Questa nuova boutique è l’espressione massima che vogliamo dare al marchio. Il modo di esporre i capi esprime una forma speciale grazie alla luce e all’immagine che abbiamo voluto imprimere”, ha spiegato a PambiancoTv Walter Maiocchi, presidente del marchio specializzato in cashmere e fibre naturali nonché proprietario, insieme al socio Luigino Belloni, di Finplace 2, società italiana cui fa capo il brand.
“Il 2023 si è chiuso con un incremento del fatturato pari al 30% arrivando a quota 15 milioni di euro. Nel 2024 contiamo di avvicinarci ai 20 milioni grazie a una serie di nuovi mercati come Germania, Francia e Spagna, dove siamo già presenti e stiamo ristrutturando la boutique di Marbella. Gli Stati Uniti rappresenteranno la sfida dell’ultima parte dell’anno”, ha aggiunto Maiocchi.
Il marchio ha posto grande attenzione all’ambiente e alle foreste, evidenziando il proprio impegno con progetti di riforestazione sul proprio store online e scegliendo per il nuovo punto vendita una pavimentazione e arredi in bambù, pianta la cui coltivazione non richiede l’uso di fertilizzanti o pesticidi. All’interno della boutique, Malo adotta una filosofia zero waste con il progetto ‘Sleeping colors’ che consiste nel recupero di filati di scarto per creare un muro di colori unico. Questi filati, come i residui di produzione o i filati di fine cono, vengono selezionati attentamente e utilizzati per dare vita a nuovi capi o ad elementi decorativi.
Il negozio include anche un’area relax che invita i visitatori a prendersi una pausa dagli impegni quotidiani.
In occasione dell’opening la boutique ha accolto in anteprima alcuni dei capi più rappresentativi della collezione autunno/inverno 2024 intitolata ‘Framing’. Il nome deriva dalla volontà di raccogliere dei frame di culture e popoli diversi, in un mondo connesso e fluido in cui l’identità è valorizzata dalla diversità.
Il punto vendita è stata anche protagonista dell’esibizione temporanea dedicata all’archivio di Malo: un percorso che ha ripercorso le origini del brand e del cashmere. Una storia che è iniziata nel deserto del Gobi, nell’area che si estende dalla Cina settentrionale alla Mongolia interna, dove le capre hircus danno origine al prezioso cashmere Malo, per proseguire in Italia, a Campi Bisenzio e a Piacenza, dove il cashmere viene lavorato dagli artigiani. L’archivio e la storia di Malo portano nella boutique milanese un telaio, simbolo e strumento imprescindibile della casa di moda. Presenti anche foto d’archivio, in particolare gli shooting di moda firmati da fotografi come Peter Lindbergh. Infine, campionature di tessuti: dal fiocco di cashmere, al cashmere light, fino al misto cashmere, le fibre naturali come il cotone e il lino e fibre preziose tra cui la seta e l’alpaca. Infine un focus sulle lavorazioni dei bottoni e l’infinita varietà: in madreperla, con decori intagliati o rivestiti in tessuto.