È stato un 2023 di consolidamento quello di Maglificio Maggia, presente alla 38esima edizione di Milano Unica con la propria proposta primavera/estate 2025. La storica azienda tessile biellese ha chiuso il 2023 a quota 19 milioni di euro, in flessione del 10% sull’anno precedente, “come previsto e in linea con quanto accaduto nel settore”, ha spiegato a Pambianconews Ludovico Maggia, direttore finanziario. “Inoltre – aggiunge – arrivavamo da due anni di euforia post-Covid, in cui il mercato era, per così dire, dopato”.
Per quanto riguarda il 2024, “è presto per fare delle proiezioni – commenta ancora Maggia – ma siamo positivi e stiamo vedendo che sul mercato il prodotto funziona. Non c’è la predominanza del jersey di quattro, cinque anni fa ma assistiamo, per nostra fortuna, a un ritorno dei tessuti più tradizionali, che ci ha permesso un’ottima crescita negli ultimi tempi. Ora siamo in una fase di stabilizzazione, non di picco come era stato il 2022, e quel che dobbiamo fare è investire e mantenere quanto raggiunto”. L’obiettivo, spiega il manager, è mantenere il fatturato dell’azienda tra i 18 e i 20 milioni di euro nel nuovo anno.
L’azienda ha inoltre accelerato la propria transizione sostenibile concentrandosi innanzitutto sull’ottenimento di certificazioni green, ottimizzando i processi produttivi e, non ultimo, introducendo in azienda la figura di una sustainability manager, Francesca Carà. “Lo valutavamo da un po’, ma ora siamo finalmente maturi per poter sostenere il suo ingresso, avvenuto a ottobre, e che confidiamo ci affianchi in questo percorso”. I primi frutti sono già arrivati, con la stesura di un ‘codice etico’ aziendale e di un report di sostenibilità (‘De Rerum Natura’) che, sottolinea Maggia, “non sarebbe neanche dovuto per aziende delle nostre dimensioni”. Aggiungendo: “All’interno del documento spieghiamo i nostri piani su questo fronte, sapendo che deve essere solo una facciata ma un reale rendiconto, che rende misurabile ciò che già facciamo”.
Tra i tasselli del percorso sostenibile di Maglificio Maggia continua a esserci la presenza in MagnoLab, progetto nato due anni fa come rete di imprese (ad oggi otto ma destinate ad aumentare) che elaborano soluzioni innovative per il settore tessile in ottica di economia circolare e che aveva vinto il bando del Pnrr per il riciclo tessile.
“Il progetto è ora partito in maniera importante, anche grazie ai brand che si rivolgono a MagnoLab, e che si è concretizzata in una piccola fabbrica poco fuori Biella all’interno della quale si dispiega una serie di aziende che coprono l’intera filiera – ha raccontato Maggia -. Oggi i nostri primi clienti sono produttori di fibre o brand di prodotto finito che si rivolgono a noi per trovare soluzioni a problemi quali lo smaltimento dei capi invenduti o difettosi, l’esigenza di testare un nuovo prodotto”. Ora in cantiere c’è “una serie di circa quindici progetti progetti, alcuni nostri altri attinti dall’esterno, nella direzione dell’economia circolare e che daranno corpo al progetto”.