È all’insegna del “rinnovato ottimismo” la stima Confcommercio per la holiday season italiana. Secondo la consueta analisi annuale condotta dall’Ufficio studi della confederazione, la spesa dei consumatori italiani per i regali di Natale arriverà a quota 8 miliardi di euro, sui 7,2 miliardi del 2022 (+11%), pari a circa 186 euro a testa.
Li farà il 73,2% degli italiani, pur in presenza di una propensione in calo al 40,1%, si legge nella ricerca. Da considerare anche, specifica Confcommercio, che in molti hanno già provveduto all’acquisto dei propri regali di Natale durante la “black week”, che ha assistito a una crescita del 7% in termini di volumi, con una spesa complessiva salita a 4,31 miliardi di euro e compiuta prevalentemente online (2,41 miliardi a +9,5 per cento). Sono stati venti milioni gli italiani che hanno approfittato delle offerte, dando “un bel segnale in termini di propensione al consumo perché vuol dire che la fiducia è tonica” , ha commentato Mariano Bella, direttore dell’Ufficio studi.
Tra i fattori che incoraggiano uno shopping natalizio più generoso, l’aumento delle tredicesime (tra taglio del cuneo fiscale e deflazione), che supereranno i 50 miliardi di euro contro i 47,6 miliardi totalizzati nel 2022 e che si tramuteranno in media in 1.882 euro di consumi a famiglia (sui 1.598 euro nel 2022), comprensivi delle spese obbligate.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi gli acquisti di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile casa e articoli sportivi si confermano ai primi posti nella classifica dei regali più desiderati e fanno ben sperare per dicembre, dopo un novembre “tra luci e ombre” che ha subito un -5,6% della spesa, rispetto al medesimo mese del 2022. Il 30% dei negozi di moda sondati in novembre ha registrato un andamento positivo, il 22% parla di situazione stabile e il 48% lamenta un trend negativo, secondo i dati di Federazione Moda Italia. A farne le spese sono soprattutto i negozi di prossimità, che fanno fatica ad uscire da una crisi dei consumi che si sta concentrando sull’abbigliamento, aggravata dagli effetti dell’inflazione sulle spese obbligate.
Il clima sta però giocando a favore della holiday season, lasciando presagire un dicembre soddisfacente. “A dicembre il clima è cambiato – ha commentato Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio -. C’è tanta voglia di mettersi alle spalle un anno difficile. Forse inizieranno a farsi sentire sulla fiducia dei consumatori gli effetti del taglio del cuneo fiscale e contributivo, gli incrementi delle tredicesime, la diminuzione dell’inflazione ed i minori costi dei beni energetici, oltre alla crescita dell’occupazione. Potrebbero, così, ripartire i consumi di dicembre e ridare energia ai negozi di prossimità alle prese con una stagione autunno/inverno non ancora decollata”.