La ricchezza della famiglia Hermès primeggia in Europa. Secondo il recente Bloomberg Billionaires Index, grazie a un patrimonio complessivo di 151 miliardi di dollari (circa 140,2 miliardi di euro), in crescita del 59% solo nell’ultimo anno, i discendenti di Thierry Hermès sono i più ricchi del Vecchio Continente e si posizionano al quinto posto a livellio mondiale, preceduti solo da Mars e Koch degli Stati Uniti, dai Thani, la famiglia regnante del Qatar, e dagli Al Saud dell’Arabia Saudita.
“Hermès ha avuto successo mantenendo la sua originalità e singolarità. La famiglia è uno dei segreti e il patrimonio principale del successo del marchio. Sono i custodi del suo patrimonio e sanno come farlo evolvere senza una rivoluzione”, ha dichiarato a Bloomberg David Dubois, professore associato di marketing presso l’Insead Business School Insead.
Patrimonio frutto di quasi 186 anni di storia, cresciuto ulteriormente secondo la testata americana da quando nel 2010 Bertrand Puech, erede della famiglia Hermès, non cedette al corteggiamento di Bernard Arnault, numero uno del colosso del lusso Lvmh, che era entrato nel capitale della società con una quota del 23,1 per cento. Da quel giorno le azioni di Hermès sarebbero aumentate di oltre il 1.000%, superando il guadagno del 600% di Lvmh, e arrivando oggi a essere scambiate nel mercato azionario per 1.983 euro. La capitalizzazione di Hermès ha così ad oggi superato, con circa 1/7 dei ricavi rispetto ad Lvmh, i 209 miliardi di euro, circa il 60% del valore del colosso di Arnault che con i suoi oltre 70 marchi di proprietà, tra cui Fendi, Loewe, Louis Vuitton, Dio e Loro Piana, vale sui 370 miliardi di euro.
La casa di moda di rue du Faubourg Saint-Honoré ha visto crescere a doppia cifra le sue azioni nell’ultimo anno, guadagnando il 29% nel mercato azionario, mentre Lvmh è migliorato solo del 3 per cento. Nel Q3 2023 la griffe celebre per le iconiche borse ‘Birkin’ e ‘Kelly’, ha battuto le attese degli analisti registrando un ritmo di crescita più elevato rispetto ai competitor. La maison ha infatti registrato ricavi per oltre 3,36 miliardi di euro nei tre mesi alla fine di settembre, con un balzo del 16%, superiore al +14% del consensus Visible Alpha. Nei nove mesi Hermès ha sfondato il tetto dei 10 miliardi di ricavi, in progressione del 17% (+22% a cambi costanti). Per un confronto, nel solo Q3 Lvmh ha segnato un +9%, mentre l’incremento nei primi nove mesi dell’anno è pari al 10 per cento. “Hermès – riporta Reuters – si rivolge ad acquirenti che possono permettersi borse come l’ambito modello Birkin da oltre diecimila dollari (oltre novemila euro), ha la reputazione di resistere alle turbolenze economiche meglio dei rivali”.
Nelle ultime settimane ha trovato grande risalto nei media l’ipotesi che una parte del patrimonio della famiglia Hermès potrebbe essere destinata a un collaboratore domestico dell’ultimo discendente del fondatore. Nicolas Puech, 80enne senza eredi diretti che da parte di madre appartiene alla quinta generazione della famiglia, ha deciso di adottare il suo maggiordomo lasciandogli in eredità una fortuna di quasi 10 miliardi di franchi svizzeri in azioni.
Nel 2014 Puech ha lasciato gli incarichi aziendali pur restando il maggior azionista individuale del marchio con una quota del 5 per cento. La sua decisione non è stata apprezzata dalla Fondazione Isocrates, l’ong fondata nel 2011 proprio da Puech per la tutela e la promozione del dibattito pubblico sarebbe dovuta essere l’unica destinataria della fortuna. Nelle scorse settimane è quindi iniziata una battaglia legale il cui esito è tutt’altro che prevedibile.