Conclusa (temporaneamente) la fase delle acquisizioni nell’ottica di una “ricostruzione della filiera italiana”, il gruppo Pattern entra in una nuova fase stanziando importanti investimenti per il potenziamento dei poli produttivi italiani. “Il piano prevede investimenti per 20 milioni in quattro anni, di cui una decina già nel prossimo decennio”, ha spiegato il CEO Luca Sburlati in un incontro con la stampa aggiungendo che si tratta operazioni completamente autofinanziata. Le risorse, infatti, arrivano dalla cessione a Burberry per 22,4 milioni di una parte dello stabilimento torinese dedicato ai prodotti del marchio inglese con 60 dipendenti.
Nel dettaglio, il piano prevede entro l’inizio l’inizio del 2024 il raddoppio, con ulteriori 2mila metri quadrati, dell’attuale sede di Zanni a Reggio Emilia, specializzata nella lavorazione della maglia e l’inaugurazione, prevista la prossima primavera, del nuovo building di Idee Partners a Scandicci nell’ambito della pelletteria. Sempre il prossimo anno vedrà l’inizio della costruzione di un nuovo stabilimento da 4mila metri quadrati nella sede abruzzese di Dyloan Bond Factory a Chieti. Il 2025 sarà invece l’anno dell’inaugurazione del nuovo quartier generale del gruppo a Torino, in cui si sposterà la capogruppo Pattern, leader nell’ingegnerizzazione e prototipazione di outerwear per i più importanti marchi della moda e del lusso internazionali. All’ampliamento delle infrastrutture produttive sarà affiancato anche un programma di formazione per l’inserimento di nuove figure all’interno di un settore, quello della manifattura, che sarà fortemente colpito dal ricambio generazionale dei prossimi 4-7 anni. In quest’ottica il gruppo ha istituito una Academy interna che coinvolge tutte le aziende del gruppo e che, nel 2022-2023, ha visto l’attivazione di una decina di corsi di formazione per diverse figure professionali con una cinquantina di assunzioni.
“Stiamo investendo molto anche nel discorso dei criteri Esg”, ha aggiunto Sburlati sottolineando come il gruppo abbia deciso di portare avanti un progetto ambizioso di investimenti pur in un contesto sfidante per la moda con l’intenzione di conquistare quote di mercato in un’ottica a medio termine. “Il nostro obiettivo è avere gli stabilimenti pronti entro il 2027”.
L’azienda, quotata dal 2019 in Borsa sul mercato ex Aim, dovrebbe concludere il 2023 con 140 milioni di fatturato secondo le stime degli analisti, in crescita rispetto ai 110 milioni di euro nel 2022. Inoltre il gruppo punta ai traslocare sul listino principale di Piazza Affari nel segmento Star.
Sul fronte delle acquisizioni, il numero uno di Pattern ha fatto sapere che al momento non ci sono dossier aperti sul tavolo. “Stiamo esplorando altri campi ma il nostro focus resta sullo sviluppo prodotto, non abbiamo intenzione di addentrarci in ambiti che siano diversi dal nostro ambito”.