È in forte ripresa, in Italia, il canale dei centri commerciali. Dopo il periodo di crisi portato dalla pandemia, ha ora è in previsione una lunga lista di aperture. È quanto è emerso dall’annuale ricerca promossa dall’Osservatorio Retail Real Estate e realizzata da Reno Your Retail partners in esclusiva per Confimprese. Lo scenario che si profila è quello di un settore maturo: già nel 2023, infatti, sono stati tre gli opening – che includono la recente apertura di Merlata Bloom Milano, uno spazio di 11 mila metri quadri sorto alle porte della città – e anche i centri esistenti continuano ad investire per rinnovare la propria proposta commerciale. “I centri commerciali sono canali di aggregazione – afferma Mario Resca, presidente Confimprese – e si devono evolvere con idee innovative per attirare un consumatore che, anche a causa della spinta inflattiva, acquista i beni di prima necessità e riduce le spese superflue. Il retail in Italia ha un fatturato di 445 miliardi di euro con 1 milione 290 mila imprese e circa 3,4 milioni di occupati, è un serbatoio occupazionale decisivo per il sistema Paese. È necessario che le forze dell’intera filiera siano unite per superare le asimmetrie competitive tra i player fisici e le piattaforme online”. Tuttavia, come sottolinea lo studio, aumenta il vacancy rate legato alle difficoltà del comparto abbigliamento.
La pipeline di sviluppo conferma infatti il trend degli ultimi anni. Sono in programma gli ampliamenti di strutture esistenti e nuove aperture, alcune delle quali ancora in grado di ridefinire i paradigmi del settore per la capacità attrattiva e l’esperienza offerta al visitatore. Tra gli opening previsti tra il 2024 e il 2026, vi sono due centri confermati dal piano dello scorso anno, sei nuovi progetti e cinque complessi già presenti nel piano, ma modificati nei tempi di realizzazione. A novembre 2023, i centri commerciali premium sono 75, ossia cinque in più rispetto all’anno scorso. Tale incremento deriva dall’upgrade di centri che hanno innovato e sono stati premiati in termini di flussi di traffico e dall’apertura recente del centro Merlata Bloom Milano. I centri commerciali di rilievo provinciale sono 287 e i centri locali 630.
“I centri commerciali, che hanno vissuto un periodo di forte crisi durante la pandemia e hanno potuto aprire definitivamente solo in maggio del 2021 a causa delle restrizioni Covid, stanno ritrovando una sostanziale stabilità in quest’ultimo periodo. Sulla base dell’Osservatorio Reno, su un campione di 160 centri commerciali, i flussi crescono del +5,8% rispetto al 2022. Tale incremento conferma e sostiene il recupero di flussi del +9,9% già registrato lo scorso anno. L’analisi conferma naturalmente il picco di traffico nel week end e in particolare del sabato, ma evidenzia come tale fenomeno si stia ridimensionando a favore dei giorni feriali e di come meriti di essere analizzato caso per caso”, aggiunge il Presidente Resca.
A sostegno di questa tendenza, è giunto anche a compimento anche l’avvio di un tavolo di lavoro tra le due maggiori associazioni di categoria, Confimprese in rappresentanza di 450 insegne retail e CNCC-Consiglio nazionale dei centri commerciali, in rappresentanza di 400 centri commerciali, all’interno dei quali sono collocati 16 mila negozi, con l’obiettivo di una migliore definizione del rapporto tra retailer e proprietà immobiliari e puntando a raggiungere i circa 1.300 centri commerciali presenti sul territorio nazionale. L’accordo apre un dialogo importante con le imprese associate, per il proseguo di un legame sempre più solido tra Confimprese e l’associazione nazionale dei centri commerciali, che permetterà di sostenere i retailer nello sviluppo della rete distributiva e nel sostegno ai consumi, che vivono una fase molto delicata. E il primo passo verso una maggiore collaborazione tra retailer e proprietà immobiliari per il buon funzionamento dei centri.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro avviato con Confimprese, volto alla definizione di linee guida e best practice per la gestione nei centri commerciali. Questa iniziativa è particolarmente importante per il CNCC che riunisce in un unico organismo trasversale tutti gli stakeholders, tra cui proprietà, società di servizi e selezionati retailers, collegati all’Industria dei centri commerciali, costituendo l’unica realtà rappresentativa del settore. Per questo motivo, si impegna costantemente per contribuire a rendere più proficuo ed efficace il rapporto tra tenant e landlord, in ottica di una sempre maggiore condivisione e trasparenza, oltre che di costruttiva collaborazione”, commenta Roberto Zoia, presidente CNCC.
Quanto all’evoluzione di questo canale, si ripone fiducia nell’evoluzione costante delle iniziative e nell’ideazione di novità per attirare il consumatore in modalità sempre nuove. I centri commerciali non sono più solo una destinazione d’acquisto e di spesa ma luoghi dove il consumatore può fruire momenti di entertainment come cultura cinema ma anche di divertimento. Come spiega il Presidente di Confimprese, infatti: “Vi sono casi di alcuni centri commerciali che hanno costruito le proprie curve attraverso precise scelte strategiche e alcuni esempi della natura peculiare delle abitudini di consumo locali del tessuto urbano italiano. Ma anche la ristorazione e le food court sono elemento centrale e trainante. Proprio le food court stanno assumendo sempre maggiore valore e sono da considerarsi un elemento trainante per i piani di sviluppo futuri dei centri commerciali. In particolare, secondo il 1° Osservatorio Food Court realizzato da Food Service in partnership con Confimprese su oltre 150 location su tutto il territorio nazionale, per un totale di circa 1.350 punti di consumo, oltre il 90% delle food court si inserisce all’interno di centri commerciali. Il totale dei punti di consumo ammonta a poco meno di 1.350 unità, per una media di quasi 9 locali per singola food court, che salgono a circa 10 nelle strutture di grande dimensione, cioè sopra ai 40.000 mq. I primi 5 player per diffusione di punti vendita sono Billy Tacos, I Love Poke, La Piadineria, McDonald’s, Old Wild West”.