La Sala Testori dei Bagni Misteriosi ha fatto da sfondo al primo evento milanese di Unity. Il brand italiano, fondato nel 2011 da Pasquale Del Piano insieme ai figli Giovanni e Alessandro, ha presentato la collezione autunno/inverno 2023-24 avvalendosi della collaborazione di Fabio Giampietro. L’artista ha curato l’experience digitale ‘Suspended Sensations – Urban fashion in virtual art’ grazie alla quale gli ospiti hanno passeggiato lungo il cornicione di un grattacielo indossando un visore di realtà aumentata.
Unity è un brand di abbigliamento total look specializzato in capi tecnici e, allo stesso tempo, confortevoli. Gli outfit proposti mixano minimalismo e innovazione con un occhio di riguardo nei confronti della sostenibilità. I capi, prevalentemente maschili, sono trasversali, adatti sia a contesti urbano che outdoor.
Il marchio ha chiuso il 2022 con un giro d’affari di 2,8 milioni di euro, in crescita del 60% rispetto all’esercizio precedente grazie all’introduzione del Triotech, un marchio registrato worldwide che permette di realizzare capi con maglia ingegnerizzata. “Si tratta di un tessuto derivante da procedure tecniche molto performanti e allo stesso tempo sostenibili perché nasce da un poliestere riciclato”, spiega a Pambianconews Leo Padulo, direttore commerciale di Unity. Il manager prevede un fatturato in crescita tra il 15 e il 20% nel 2023, superando quindi i 3 milioni di euro.
“Entro il 2024 contiamo di portare la quota export al 40%, abbiamo contatti con Giappone e Russia, il nostro obbiettivo è ampliarci in Europa come costola dell’Italia, aprirci anche ad altri mercati, abbiamo avuto richieste dal Canada”, spiega Padulo che ipotizza l’apertura del primo store monobrand a Milano nel 2025.
“Unity non è solo un fashion brand ma una community che include valori di design e sostenibilità”, aggiunge il manager. Il marchio si impegna a garantire che i tessuti siano prodotti nel modo più sostenibile possibile, utilizziamo materiali biologici, riciclati e a basso impatto ambientale. Si assicura anche che i fornitori e produttori rispettino gli standard di sostenibilità e di condizioni di lavoro etiche. “Unity è pronta ad essere al 90% sostenibile entro un anno, ognuno di noi deve fare il possibile per salvare il nostro pianeta”.
La collezione presentata a Milano si compone prevalentemente di capispalla ma Unity, che nasce come maschio menswear, propone anche felpe, maglie, t-shirt, pantaloni. Il prezzo degli indumenti non supera i 350 euro; “anche questo significa essere sostenibili, permettere a tutti di poter acquistare un capo green”, specifica Padulo. La tecnicità del marchio risiede nel proporre capi “prestazionali e allo stesso tempo confortevoli”, senza rincorrere le tendenze del momento ma puntando sulla longevità data dalle innovazioni materiche.
