Una crescita bilanciata tra canale wholesale e attività direct-to-consumer. Inquadra così l’andamento del suo terzo trimestre d’esercizio l’azienda americana Columbia Sportswear, che ha riportato vendite nette per 985,7 milioni di dollari (circa 931,4 milioni di euro), in aumento del tre per cento. Tra i brand, Columbia segna un +4%, Sorel un +9%, mentre i marchi minori, PraNa e Mountain Hardwear sono scesi, rispettivamente, del 18% e del nove per cento. Quanto invece ai canali di vendita, la performance del wholesale, in aumento del 3%, è stata “trainata dalle spedizioni anticipate degli ordini dell’autunno 202″3. Il D2c è cresciuto del 4%, sostenuto da Canada, Europa e Cina.
“La performance del terzo trimestre è stata guidata dai mercati internazionali, che hanno tutti registrato una crescita di oltre il 20% anno su anno a valuta costante – ha affermato Tim Boyle, presidente e CEO di Columbia Sportswear -. Negli Stati Uniti, il mercato rimane impegnativo, ma stiamo facendo progressi significativi nel nostro piano di riduzione delle scorte, con giacenze in calo del 16% su base annua”. Il gruppo entra ora nella “stagione di punta delle vendite”.
L’utile netto, infine, è diminuito del 7%, attestandosi a 103,5 milioni di dollari (97,9 milioni di euro) rispetto ai 111,8 milioni di dollari ottenuti nello stesso periodo del 2022.
Per il full year, il gruppo stima ora un aumento del fatturato compreso tra lo 0,5 e il due per cento.