Apre oggi a Modena la 29esima edizione di Skipass, il salone dedicato agli sport invernali e alla montagna bianca. Secondo gli ultimi dati, diffusi da Skipass Panorama Turismo – Osservatorio Italiano del Turismo Montano, la stagione neve Italia 2023-24 porterà a un fatturato di 10,66 miliardi, con una crescita del 3,7% rispetto alla stagione precedente, incremento però dovuto soprattutto ai rincari delle tariffe a partire da quelle degli impianti di risalita che registrano aumenti compresi tra l’8% e il 25 per cento.
“Secondo le nostre rilevazioni l’aumento dei costi non andrà ad intaccare i consumi di fascia alta e anzi il sell-out dei negozi specializzati è partito bene”, spiega Anna Ferrino, presidente di Assosport, Associazione Nazionale fra i Produttori di Articoli Sportivi, l’associazione che rappresenta, tutela e valorizza, sia in ambito nazionale che internazionale, le aziende che producono e/o distribuiscono in Italia abbigliamento, calzatura e attrezzatura sportiva, “oggi, infatti, la montagna è vissuta in modo multidisciplinare, tanto d’inverno quanto d’estate e chi ama l’alta quota ha un approccio a 360 gradi che va oltre le discipline classiche come dimostra il successo dell’arrampicata, dello sci alpinismo e dello splitboarding. Non è, infatti un caso che questi sport siano entrati di diritto anche nelle competizioni più importanti: il climbing ha debuttato nel 2021 ai Giochi Olimpici di Tokyo e lo ski mountaineering debutterà alla nona edizione dei Giochi Asiatici Invernali, che si terranno ad Harbin, in Cina, nel 2025”.
E se in Italia si contano quattro milioni di sciatori, l’inflazione unita all’incertezza delle precipitazioni nevose, potrebbe pesare sulla stagione, “la stagione bianca 2023-24” sottolinea Massimo Feruzzi di Jfc, responsabile di Skipass Panorama Turismo “segnerà un andamento wave-like, con ondulazioni molto evidenti tra i vari periodi. Buone le indicazioni relative all’apertura della stagione ed ottime le performances che il comparto segnerà nel periodo delle festività natalizie, per poi seguire andamenti altalenanti di grandi flussi e giornate di vuoto. Anche i mercati segnano indicatori diversi, con buone prospettive di crescita dai mercati esteri, i cui arrivi andranno a compensare le difficoltà della clientela nazionale. Una clientela che fatica ad accettare il nuovo rincaro dei prezzi: un soggiorno nella montagna italiana, infatti, costerà quest’anno l’8,1% in più rispetto allo scorso anno. Aumenti, questi, in linea con quelli applicati dalle destinazioni bianche presenti in altre nazioni, dalla Francia all’Austria, dalla Germania alla Spagna. Nell’inverno 2023/2024 gli Italiani che praticheranno una disciplina sulla neve salgono a 4 milioni 167 mila, e di questi ben il 60,4% si dedica allo sci alpino”. Del resto, come recita il claim di Skipass 2023, l’alta quota è una Montagna di passioni, “L’industria della montagna sta continuando ad investire nelle infrastrutture per garantire servizi durante tutto l’anno, anche quando le precipitazioni tardano ad arrivare con tecnologie di innevamento artificiale anche con temperature più alte”, conclude Ferrino, “questo fa sì che la montagna non sia più legata solo alla fruizione invernale, ma si allarghi a tutte le stagioni, offrendo un panorama di servizi ed attività che attraggono il turismo nostrano ed internazionale. Detto questo, se guardiamo solo allo sci non possiamo negare che si tratti di uno sport costoso, gli acquisti infatti nelle catene sono più ponderati rispetto ai negozi specializzati, e comunque non mancano le alternative allo skipass, con un paio di ciaspole si arriva dappertutto”.