Victoria’s Secret rivede al rialzo la guidance per il terzo trimestre e annuncia il suo piano di arricchire la sua offerta merceologica. Forte di una “crescita delle vendite a livello internazionale superiore al previsto” e che “l’andamento in Nord America continua a migliorare ogni mese”, come precisato dal CEO Martin Waters in occasione dell’Investor day del gruppo statunitense, si attende per il Q3 una perdita netta 45 e 65 milioni di dollari (pari a 42,5-61,4 milioni di euro al cambio odierno), anziché tra 45 e 75 milioni di dollari.
La società ha affermato che questa perdita operativa rettificata e di perdita per azione rettificata si basano su un calo delle vendite nette compreso tra il 3% e il 5% nel trimestre rispetto alle precedenti aspettative di un calo delle vendite nette nella fascia medio-bassa. La società ha inoltre riaffermato le precedenti linee guida per l’intero anno 2023, che prevedono che le vendite nette diminuiranno nell’intervallo a una cifra bassa rispetto allo scorso anno e che il tasso di utile operativo rettificato sarà compreso tra il 5% e il 6% delle vendite nette.
Nel corso dell’Investor day, il management ha anche annunciato l’intenzione di ampliare la propria offerta anche al nuoto, sport e abbigliamento, tornando a una strategia che era stata un aspetto chiave del business di una decina di anni fa. Secondo quanto riportato da Business of fashion, l’activewear rappresentava un business da 500 milioni di dollari per l’azienda, con una quota del 16% del mercato dei reggiseni sportivi. “Inoltre – si legge sulla testata – il marchio intende aumentare altre offerte di abbigliamento come abbigliamento da casa, maglioni, abiti sottoveste e top a corsetto, pezzi che sono vicini al suo punto di forza nel settore della biancheria da notte e della lingerie”.
Per il marchio di lingerie si tratta di una sfida per riconquistare fette di mercato andate perse negli ultimi anni, periodo durante il quale il brand è stato impegnato a rivedere la propria immagine sexy anche di fronte alla concorrenza di marchi più shapewear e considerato dalla clientela come più “inclusivi” come Savage X Fenty e Parade e, in proiezione, anche Skims. Secondo Business of fashion, per quest’anno si prevede un fatturato di 6,2 miliardi di dollari quest’anno fiscale, in calo di circa il 5% rispetto all’anno precedente e ben al di sotto dei 7,4 miliardi di dollari del 2018.