Massimo Renon guarda con ottimismo al futuro di Benetton. L’AD del gruppo veneto ha parlato ai microfoni di PambiancoTV in occasione della sfilata primavera/estate 2024 di United Colors of Benetton ideata dal direttore creativo Andrea Incontri, allestita nel Museo della Permanente di Milano ieri mattina.
Il manager traccia un bilancio dopo i risultati di vendita della prima stagione affidata a Incontri: “Sta andando molto bene, anche al di sopra delle aspettative. Noi abbiamo sempre pensato di voler dare un rilancio soft al marchio ma essendo un asse talmente importante nessun dipendente, manager o direttore creativo può enfatizzare ciò che è stato creato dai fondatori. Benetton è brand che nei suoi principi fondanti ha tanti messaggi, non solo sociali ma anche di moda democratica. Molti consumatori hanno capito che questo progetto avrà sempre un filo conduttore”.
Incontri ha scelto ‘Be On’ (sillabe iniziali e finali di ‘BEnettON’) come claim per la collezione presentata da modelli e modelle, anche under 12, che rappresentano identità diverse: madri, padri, figli, coppie di oggi, nuclei multietnici e poligenerazionali, a sottolineare la democraticità di Benetton.
Il marchio ha fatto breccia nei guardaroba della Z Generation? “Il progetto di portare un consumatore più giovane è iniziato molti anni fa, Andrea ci ha dato quello spirito di freschezza di una moda made in Italy contemporanea che ha aiutato questo progetto ma è il brand ad essere giovane, è insito nel dna di questa azienda andare a catturare nuove generazioni che sono peraltro molto più attente e consapevoli alla sostenibilità. È questo il passaggio chiave, tutti siamo passeggeri e di passaggio in questo brand, stiamo dando tutti un contributo a questo rilancio straordinario”, afferma il manager.
Benetton Group ha chiuso il 2022 con un fatturato oltre il miliardo di euro (per l’esattezza 1,004 miliardi), in crescita del 19% rispetto all’anno precedente avvicinandosi ai risultati pre-Covid del 2019 (1,2 miliardi di euro). Il risultato netto di esercizio è negativo per 81 milioni di euro, proseguendo il recupero in linea con le previsioni definite dal piano industriale, il 27% in meno dei 112 milioni dell’anno precedente, il 40% in meno rispetto ai 138 milioni del 2019. L’ebitda si attesta a 103 milioni di euro (+70 per cento).
“Continuiamo a crescere organicamente – commenta Renon – perché i negozi stanno performando sempre meglio, cresciamo con nuove geografie. Stiamo ritornando in mercati che prima non erano presidiati e in nuove categorie di prodotti: accessori, valigeria, collezione casa. Questa è un’azienda che trova nello sviluppo non solo commerciale ma anche di business, di dimensione di brand, di conoscenza, la sua vera identità, siamo destinati a crescere anche nei prossimi anni”.
La nuova collezione si concentra sulla maglieria, core business storico di United Colors of Benetton, che è protagonista del new basic. Focus anche su polo shirt in piqué e in jersey, e come le righe riprodotte in multipli di stile, a crochet, o impreziosite da fili di lurex. Tornano le stampe dedicate alla frutta: banane, mirtilli, more, fragole, così come margherite e dalie. Incontri introduce nuove versioni della ‘Be Bag’ postina 3.0 e introduce la morbida tracolla ‘Pillow Bag’.
Il pareggio di bilancio sembra avvicinarsi: “I conti del 2023 vanno in quella direzione ma non è importante perché i fondatori, gli imprenditori, gli azionisti sono appassionati di questo brand, non guardano ai conti come a un punto di arrivo. Quella è la parte sostenibile ai progetti futuri, la cosa più importante è mantenere questo brand che ha il loro cognome nel marchio come un marchio di prestigio, con grandissima potenzialità”, spiega Renon.
Ieri è stato inoltre riaperto lo storico store di Sisley, altro brand del gruppo, in piazza San Babila: “Sisley sta andando benissimo, hanno rivisitato tutta la collezione, il nuovo flagship store è l’espressione di questo nuovo corso, ancora più fresco, con un price point che si sta elevando perché il consumatore di Sisley non usa gli indumenti solo per uscire ma anche per proseguire la giornata, per la cena, il dopocena, ciò rappresenta un grande potenziale per Sisley. Come per Benetton, c’è il ritorno al dna, riscoprendo l’archivio, mirando alla crescita”, conclude l’amministratore delegato.