È partita domenica 17 settembre e popolerà i consueti spazi di Rho Fiera Milano fino a domani, 20 settembre, la 96esima edizione di Micam, il salone dedicato alla calzatura tricolore e promosso dall’associazione di categoria Assocalzaturifici. A fare da sfondo alla fiera, i dati relativi all’andamento del settore calzaturiero italiano nei primi sei mesi dell’anno fiscale in corso, da cui emerge una crescita di fatturato ed export, quest’ultimo vero e proprio traino del comparto, ma si intravede un trend di rallentamento.
Rallentamento fisiologico, ha spiegato a Pambianconews Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici, per un settore reduce dall’euforia post-Covid del 2022 e che ora vive una fase di assestamento e ‘normalizzazione’. “Il comparto va bene: lo precede un segno positivo in termini di valore del fatturato, a +7,4%, e delle esportazioni, a +10,2%, su cui siamo fortissimi”. Non è un caso, infatti, sottolinea la presidente, che l’appuntamento fieristico conti 504 aziende internazionali provenienti da oltre 30 nazioni, presiedute dalla Spagna con i suoi 100 nomi.

Riguardo alla performance delle calzature, Ceolini evidenza però il calo dei volumi, con un -6,8% sull’esportazione e un -5,7% sulla produzione. “È necessaria cautela: dopo il Covid c’è stato un boom a cui inevitabilmente segue una piccola frenata. È importante capire che non si può crescere a dismisura a lungo termine”. E se l’export resta il traino del comparto, tra i principali mercati c’è naturalmente la più vicina Europa, con un incremento del 14 per cento. L’America si attesta a +1,2% e “la fanno da padrone” il Medio Oriente (+22%) e il Far East (+28 per cento).
In generale, si tratta comunque di un settore nel complesso solido, sottolinea Ceolini, come testimoniano le assunzioni del recente periodo. Tuttavia, quello della manodopera resta un tema cruciale per il settore e in generale per tutta la filiera, come la presidente aveva ribadito anche in occasione dell’incontro con le altre associazioni di categoria in collaborazione con The European House – Ambrosetti. “Noi dobbiamo fare di tutto per attirare i giovani, anche facendo leva sulla tecnologia, che ha cambiato profondamente la fisionomia del comparto e delle figure che cerca”.
Riguardo al prosieguo del 2023, “per adesso i dati evidenziano questa piccola flessione ma i nostri imprenditori ravvisano solo l’esigenza di cautela, per prendere le misure con il nuovo scenario, dopo un momento di slancio nella produzione e rincari. Ciò che conta è mantenere inalterata la qualità del nostro prodotto”.
L’edizione numero 96 della kermesse, ormai tornata a un palinsesto di quattro giorni, ha un parterre di 1024 marchi, di cui 520 italiani oltre ai 504 esteri, e si articola intorno alle tematiche cruciali per l’evoluzione del settore, che trovano spazio a Micam X, ormai rinnovata. “Oltre all’arrivo di 58 buyer, grazie ad Agenzia Ice, e agli influencer che rappresentano una vera novità, da quattro Paesi diversi, Micam X costituisce sempre la piazza più importante dell’informazione e della formazione sia per i buyer sia per gli espositori. Si parla di sostenibilità, futuro del retail, trend e materiali e designer emergenti: tutti i temi più rilevanti in questo momento per superare le sfide del settore”.