Digitando ‘Barbie Movie’ su Google la pagina dei risultati di ricerca si colora di rosa con tanto di riflessi luminosi. Da alcune settimane i media di mezzo mondo stanno pubblicando recensioni, indiscrezioni, dietro le quinte e, ovviamente, migliaia di foto relative al film dedicato alla famosa bambola Mattel. In uscita giovedì 20 luglio in Italia, in anticipo di un giorno rispetto a Stati Uniti e Regno Unito, la pellicola diretta da Greta Gerwig è costata alla Warner Bros 145 milioni di dollari a cui, stando a quanto si legge da varie fonti online, si sarebbero aggiunti 100 milioni destinati al marketing.
Anche la moda sta giocando un ruolo centrale per la promozione del film interpretato da Margot Robbie e Ryan Gosling, rispettivamente Barbie e Ken. Sin dal suo esordio nel 1959 la bambola si è distinta per uno stile diverso dalle altre, molto più adulto e femminile. Non è un caso che negli anni numerosi brand abbiano collaborato con Mattel per special edition da collezione, da Versace a Dior passando per Gap e Benetton. Anche oggi la moda non perde occasione di corteggiare Barbie, attratta dall’attenzione globale nei confronti del film. Da una parte i luxury brand hanno scelto di investire nel cast fornendo abiti in sintonia con l’estetica pink del lungometraggio per tutta la promozione, dall’altra i marchi del fast fashion hanno spinto l’acceleratore su capsule speciali rivolte al pubblico in sala.
L’inizio del tour promozionale ha visto scendere in campo i marchi del lusso che hanno “fatto a gara” per vestire Robbie sul pink carpet, durante i photocall, le proiezioni speciali, le interviste video e gli eventi con i fan. Lo sciopero indetto il 13 luglio dal sindacato degli attori americani Sag-Aftra ha interrotto bruscamente il promo tour di ‘Barbie’ che, per la gioia delle maison e di centinaia di profili Instagram, era però già iniziato ad aprile. In questi mesi l’attrice americana ha sfoggiato dozzine di creazioni ispirate al ruolo interpretato sul grande schermo, prontamente riprese on e offline in un flusso infinito di gallery, rubriche e articoli da far invidia ai tempi d’oro di Sex & The City.

Lo stylist personale di Margot Robbie, Andrew Mukamal, ha lavorato a stretto contatto con alcuni marchi, avendo spesso l’opportunità di usare abiti d’archivio come il look Gianni Versace del 1994 scelto per un evento a Sidney o i vari outfit provenienti dalla collezione Moschino primavera/estate 2015 che l’allora direttore creativo Jeremy Scott dedicò proprio alla bambola. In alcuni casi le maison hanno addirittura riprodotto degli abiti di Barbie: per la premiere di Seoul Balmain ha realizzato un look simile a quello di Barbie ‘Earring Magic’ del 1992, per quella di Los Angeles Schiaparelli ha disegnato un abito identico a quello di Barbie ‘Solo in the spotlight’ degli anni Sessanta. A Londra l’attrice ha indossato un vestito di Vivienne Westwood che riproduce con precisione quello della storica Barbie ‘Enchanted evening’. Valentino, Prada, Chanel, Pucci e Bottega Veneta sono solo alcuni dei marchi che hanno preso parte a questo revival total pink che ha spesso incluso anche le altre interpreti del film mentre Ryan Gosling si è spesso affidato a Gucci per i suoi completi ispirati a Ken.

Parallelamente il gigante del fast fashion Primark propone t-shirt a 13 euro, costumi da bagno (15 euro) e orecchini (5 euro) con l’iconico logo di Barbie, l’immancabile rosa e un’ampia proposta di capi anche maschili. È appena arrivata nei negozi l’ampia collezione di Zara comprensiva di abbigliamento, accessori, pigiami, prodotti di bellezza e articoli per la casa. Per celebrarne il lancio il marchio spagnolo del gruppo Inditex ha inoltre aperto due pop-up presso il negozio sugli Champs-Elysees di Parigi e nel quartiere newyorkese di SoHo attivi fino al 30 luglio. “Il pop-up – spiega il brand – è una versione della ‘Barbie Dreamhouse’ che estende l’universo del nuovo film Barbie in un set modulare a misura d’uomo, completo di un camerino a grandezza naturale e di un distributore automatico che invita i visitatori a interagire girando una ruota per ruotare gli scaffali dei prodotti”. Attualmente sono inoltre presenti indumenti Barbie anche negli e-shop di H&M, Ovs, Alcott e Kiabi. Probabilmente la lista comprenderà altri marchi low cost perché Barbie, come recita il martellante claim del film, “is everything”