Nel primo trimestre del 2023 le esportazioni del comparto occhialeria italiano hanno segnato un aumento a doppia cifra rispetto al Q1 2022: +16,7% per un valore di 1,38 miliardi di euro. È quanto emerso durante l’assemblea generale di Anfao. L’export delle montature totalizza 439 milioni (+20,4%) mentre quella degli occhiali da sole si attesta a 949 milioni, in aumento del 15,9 per cento.
In termini di aree geografiche le esportazioni continuano a crescere tutte rispetto allo stesso periodo del 2022: Europa + 15,1%, America +10,9%, Asia +39,1 per cento. Negli Stati Uniti, da sempre primo mercato di riferimento per il settore, l’export complessivo di montature e occhiali da sole ha registrato un +9,1% segnando un rallentamento per quello che attiene l’occhiale da sole (+1,1%) rispetto alle esportazioni di montature che continuano a crescere a un ritmo molto sostenuto (+35,7 per cento). Nei principali paesi dell’Europa l’andamento delle esportazioni italiane nei vari paesi ha continuato bene: Francia +18,1%, Germania +5,1%, Spagna + 21,7 per cento.
Attualmente la previsione per il primo semestre 2023 è di una crescita dell’export che si attesti attorno all’8% rispetto allo stesso periodo del 2022. Secondo il World Economic Outlook dell’International Monetary Fund le previsioni di crescita globale sono state viste al ribasso per il 2023 con un passaggio al 2,8% rispetto al 3,4% del 2022. A preoccupare di più il tasso di crescita delle economie avanzate, che rappresentano ancora lo sbocco principale di tutti i principali settori, e che, nel 2023, non dovrebbe superare l’1,3 per cento.
Per il settore dell’occhialeria è particolarmente importante l’area europea, che da sola assorbe circa il 50% delle esportazioni del settore, e che secondo le ultime previsioni sembrerebbe avere nel 2023 il tasso di crescita più basso di tutti pari allo 0,8 per cento.
“Nonostante questi buoni risultati del primo trimestre 2023, – ha affermato il presidente di Anfao Giovanni Vitaloni – considerando il contesto generale, è molto probabile che il prosieguo del 2023 sia per le nostre esportazioni meno brillante, sebbene, approfittando anche della debolezza dell’euro, potrà comunque crescere in valore. Stiamo raccogliendo, infatti, dalle nostre aziende un sentiment meno positivo rispetto agli ordinativi in generale. La questione centrale di questo rallentamento è imputabile prevalentemente all’aumento dei costi generalizzato che le aziende non riescono più ad assorbire internamente. Sicuramente sono le esportazioni il termometro che misura meglio lo stato di salute del settore dell’occhialeria e questo ci dà forza e fiducia considerando ancora l’andamento del primo trimestre 2023. Siamo però costretti ad essere molto cauti, considerato anche le previsioni economiche generali”.