L’editoria contraddistingue in maniera sempre più strutturale gli interessi culturali di Bottega Veneta. La liason tra luxury brand e arte non è nuova, ma la maison italiana la interpreta in maniera singolare, sostenendo più di una pubblicazione, spesso di nicchia e dall’elevato valore intellettuale. Il direttore creativo Matthieu Blazy ha dato il via a una serie di collaborazioni che avvicinano la maison al concetto di mecenatismo. Pochi giorni fa Bottega Veneta ha comunicato il supporto alla nuova testata Magma, un progetto che riprende la tradizione delle grandi riviste d’arte del XX secolo, guardando quindi a Documents di Georges Bataille, alla surrealista Minotaure e ai primi numeri della celebre Interview di Andy Warhol. Riviste concepite come forum di espressione artistica, manifesti estetici e laboratori in cui artisti e scrittori potevano collaborare e co-creare. Il magazine conterrà contributi di artisti, scrittori, architetti, registi, scultori e fotografi.
L’edizione inaugurale includerà 18 artisti e oltre 80 opere d’arte e testi letterari, la maggior parte dei quali inediti. Tra questi, un lavoro di Agnès Varda del 1976 sulle fotografie di Claude Nori di un paio di occhiali a forma di gamba, un testo di Erri de Luca accompagna le fotografie di Luigi Ghirri, un dipinto di Lucas Arruda dialoga con una poesia di Edouard Glissant mentre l’architetto India Mahdavi e lo scrittore egiziano Alaa Al Aswany condividono la loro esperienza del Cairo. Stampato in un grande formato e rilegato come un libro, Magma sarò destinato alla pubblicazione annuale.
Il mese scorso Bottega Veneta ha avviato una partnership con la rivista Air Afrique, testata che promuove l’arte e la conversazione Afro-diasporica.
La rivista, ideata a Parigi da un collettivo di giovani e ispirata alle pubblicazioni panafricane del XX secolo, è stata presentata con un evento al Centre Pompidou. Air Afrique trae il suo nome dalla compagnia aerea panafricana Air Afrique, attiva tra il 1961 e il 2002, che si distingueva per le sue attività a sostegno dell’arte e della cultura, oltre che per essere un mezzo di trasporto transfrontaliero. Per celebrare la partnership Bottega Veneta ha collaborato con lo stilista franco-sudanese Abdel El Tayeb, designer dello studio di Bottega Veneta, alla realizzazione di coperte in edizione limitata.
Lo scorso anno Bottega Veneta ha puntato sul rilancio della rivista queer Butt. A distanza di dieci anni dall’ultimo numero cartaceo, il magazine fondato da Gert Jonkers e Jop van Bennekom è stato pubblicato nuovamente per il suo 30esimo numero con il marchio italiano come unico inserzionista. Durante la Paris fashion week, la label e Butt ha allestito un cocktail di lancio presso il Palais de Tokyo. La partnership è stata tra i primi step in termini di marketing e comunicazione sotto la direzione creativa di Matthieu Blazy.
Sempre in campo letterario, lo scorso settembre la maison ha celebrato una vera e propria istituzione culturale newyorkese attraverso una rielaborazione in pelle delle book tote della libreria Strand. Il progetto ha dato vita a tre edizioni limitate di cui una realizzata nel celebre intrecciato della maison. La passione di Blazy per l’editoria è inoltre sottolineata dal recente volume che Bottega Veneta ha dedicato a Kate Moss. Il libro-fanzine si lega ad altri due libri della maison, dove sono raccolte le creazioni di Gaetano Pesce per il brand e fotografie inedite che catturano le emozioni della primavera/estate 2023.