Su il sipario per la 97esima edizione di Pitti Immagine Bimbo, in scena alla Fortezza da Basso di Firenze da oggi a venerdì 23 giugno. Non solo abbigliamento, calzature e accessori, ormai da alcune stagioni la fiera è contraddistinta da un’impronta lifestyle: gioielli, libri e giocattoli, oltre a beachwear e abiti da cerimonia. Sono 230 i brand presenti, dei quali il 75% circa proveniente dall’estero, tutti presenti anche nella piattaforma digitale Pitti Connect. Il tema, comune anche agli altri saloni, è ‘Pitti Games’.
Cinque sezioni raccontano il kidswear, il segno dell’illustratrice. ‘100% Bambino’ include gli stili e le tendenze che arrivano dalla moda adulta proposta da fashion brand, ‘Smart Kids’ comprende il mondo urban in tutte le sue declinazioni, sperimentazioni e crossover tra stili e generi, ‘The Kid’s Lab!’ è un laboratorio per scoprire le collezioni di ricerca e sperimentare le declinazioni del lifestyle. Collezioni di nicchia sartoriali ed eleganti sono di casa all”Apartmen’ e ‘The Nest’ riserva uno spazio esclusivo ai piccoli brand che si affacciano sul mercato con proposte innovative e dinamiche.
Tra gli eventi spicca la sfilata speciale di Miniconf alla Sala Della Ronda per celebrare il suo 50° compleanno in cui si susseguiranno le proposte primavera/estate 2024 di Sarabanda, Ido, Superga Kidswear e Ducati. Nanan avrà come ospiti Cristina Chiabotto e la Tata del Sonno, Elena Biondi per un défilé ispirato alle presentazioni degli anni Cinquanta. In calendario anche i cocktail di Dolce&Gabbana e Fun&Fun. I brand sostenibili più innovativi trovano spazio nel progetto ‘I want to be green’ che comprende anche talk sulla sostenibilità. Claudia Bessi accompagna i visitatori con dei percorsi tracciati da dadi, scacchi e carte da gioco mentre, come accaduto per Pitti Uomo 104, è l’installazione artistica ‘Make Believe’ del designer californiano Eli Russell Linnetz ad occupare il piazzale principale. Il Governo italiano e Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, promuovono il ruolo di Firenze nella strategia di internazionalizzazione della moda italiana attraverso il sostegno ai saloni estivi 2023 di Pitti Immagine.
Nel 2022 il childrenswear in Italia è cresciuto ma in percentuale minore rispetto all’anno precedente. Grazie a un incremento del 4,3% il fatturato settoriale si avvicina ai 3,2 miliardi di euro, superando i livelli 2019 pre-Covid. La moda Junior si è giovata soprattutto del favore riscontrato sui mercati internazionali. Il mercato interno, che resta comunque preponderante per il comparto, dopo un 2021 caratterizzato da un recupero a doppia cifra, mostra un rallentamento della crescita (+4,6 per cento).
Considerando il trade con l’estero, l’export di comparto archivia un aumento del 12,2% su base annua, dinamica questa che conduce le vendite oltreconfine a circa 1,5 miliardi di euro. L’incidenza media delle vendite estere sul giro d’affari complessivo sale, pertanto, al 46 per cento.
Sulla base delle rilevazioni statistiche di Sita Ricerca per Smi Sistema Moda Italia (riferite al periodo compreso dalla primavera/estate 2022 all’autunno/inverno 2022-23) le catene si confermano primo canale per sell-out intermediato, con un’incidenza del 48,9% sul totale e chiudono il periodo in esame con un aumento del +9,6 per cento. La GDO nel suo complesso cresce del +6,3% e copre il 29,9% del mercato. Dei suoi tre principali ‘attori’, solo i grandi magazzini e le grandi superfici sono interessati da performance favorevoli. Il dettaglio indipendente accusa una perdita del 6,0%, scendendo quindi all’11,6% di quota. Il sell-out del canale digitale, pari al 6,4% del mercato, permane in territorio negativo, come già evidenziato dal decrescendo dell’1,4 per cento. Gli outlet, dopo la forte crescita sperimentata nel 2021, archiviano un calo importante pari al 35,7 per cento.
Nel 2022 l’export del solo abbigliamento per neonati (per il quale si possono isolare le voci doganali di pertinenza e, quindi, i flussi commerciali con l’estero per nazione) ha visto un decremento nella misura del 6,2%, portandosi a circa 159,6 milioni di euro. Nei primi due mesi del 2023 l’export torna in territorio positivo e presenta una crescita del 9 per cento.