Si chiude a quota 2 miliardi di dollari (circa 1,83 miliardi di euro) di vendite il primo trimestre di Skechers. Un risultato che segna un aumento del 10% su base annua, trainato dalla crescita double digit a livello internazionale (+21%) che compensato la flessione (-4,8%) sul mercato domestico.
Nei tre mesi le vendite wholesale sono cresciute del 3,5% a livello globale, raggiungendo un incremento del 20,1% nell’area Emea e del 24,1% nell’Asia-Pacifico, accanto a un calo pari al 13,2% in America. Il prezzo medio di vendita wholesale è aumentato del 5,3%, mentre i volumi sono diminuiti dell’1,9 per cento. Le vendite direct-to-consumer sono salite del 24,5%, con un +28,6% in America, +17,9% in Asia e +29,5% nell’area Emea.
Guardando alla redditività, l’utile netto del marchio americano di calzature sportive è ammontato a 160,4 milioni di dollari e l’utile diluito per azione a 1,02 dollari, contro rispettivamente 121,1 milioni e 0,77 dollari totalizzati nell’anno precedente.
Riguardo invece al prossimo futuro Skechers, reduce da un 2022 chiuso con un turnover da 7,4 miliardi di dollari (+18%), la società si prefissa di raggiungere vendite da 10 miliardi entro il 2026.