Il full year 2022 di Ovs si chiude all’insegna di un balzo degli utili. Nei 12 mesi al 31 gennaio scorso, il gruppo italiano del fast fashion ha infatti registrato un utile netto consolidato rettificato di 78,4 milioni di euro, in aumento del 75,2% rispetto a quello dell’esercizio 2021. In miglioramento anche l’ebitda rettificato, passato da 147,2 milioni a 180,2 milioni di euro; di conseguenza, la marginalità è salita dal 10,8% all’11,9 per cento. Il risultato complessivo, spiega Ovs, è stato conseguito grazie anche all’ottimo andamento del Q4, con l’ebitda rettificato pari a 56,1 milioni, in progressione di 13,4 milioni (+31,5%) rispetto al Q4 dell’anno precedente. Come già reso noto lo scorso febbraio, le vendite nette annuali hanno superato quota 1,5 miliardi di euro (+11,3%): tutti i marchi registrano andamenti positivi, con traffico e scontrino medio in crescita.
Oltre a Ovs i brand del gruppo sono Piombo, Ovs Kids, Upim, Blukids, Croff e Stefanel. A luglio 2022 Ovs ha annunciato l’acquisizione di Les Copains (lo storico marchio italiano faceva capo a Super srl, società dichiarata fallita a marzo dello stesso anno).
Il cash flow netto, ante dividendi e acquisto di azioni proprie, è stato pari a 64,1 milioni di euro, dopo investimenti per oltre 80 milioni. La posizione finanziaria netta rettificata al 31 gennaio 2023 era pari a 162,0 milioni di euro. All’assemblea verrà proposto un dividendo di 0,06 euro per azione, in incremento del 50% rispetto al precedente esercizio.
Ovs prevede per i prossimi anni una forte crescita, “frutto – si legge nella nota – di importanti nuovi progetti sui prodotti, dell’ulteriore espansione e valorizzazione della rete di vendita in Italia e all’estero, della crescita dell’e-commerce e della messa a terra di numerosi progetti in ambito digitale, di ottimizzazione delle operations, nonché della sempre costante valorizzazione del capitale umano”. Il current trading da febbraio è molto positivo, con like-for-like in crescita di oltre il 10% rispetto al 2022 per tutte le insegne.
Stando a quanto emerso dalla conference call, agli investimenti per la rete di vendita e gli assortimenti si affiancherebbe ora, a livello di test, il lancio dell’insegna Ovs Underwear.
“L’esercizio concluso – ha commentato l’AD Stefano Beraldo – ha visto il consolidamento del nuovo modello di business da vertical retailer a piattaforma con marchi diversi, ciascuno in grado di soddisfare uno specifico stile di vita, e con un assortimento ampliato verso punti prezzo più alti, in particolare grazie al sempre maggiore successo dell’introduzione del marchio Piombo. Il risultato è stato vincente anche alla luce di un contesto di mercato dove, a causa delle tensioni inflattive, un numero crescente di clienti si sta spostando da fasce prezzo premium a quelle nelle quali opera OVS, ricercando comunque lo stile e la qualità a cui erano abituati”.
“In un contesto economico caratterizzato da forti pressioni inflazionistiche – ha aggiunto Beraldo -, l’attenta gestione del rischio che aveva portato nel corso del 2021 a bloccare diversi contratti di acquisto a prezzi che poi si sono rivelati vantaggiosi, una calibrata azione sui listini di vendita unita ad un’ulteriore riduzione delle attività promozionali, hanno consentito di raggiungere un gross margin percentuale pari al 57,1%, valore superiore sia al 2021 che al 2019, ultimo anno pre-pandemia”.