Malgrado fattori sfavorevoli come l’inflazione globale, l’aumento del tasso d’interesse, le incertezze geopolitiche ed economiche e le chiusure dovute alla crisi pandemica, il mercato di Hong Kong sembrerebbe essere in ripresa e potrebbe essere favorito dal graduale ‘risveglio’ della Cina, promosso da politiche sanitarie ed economiche. Secondo il più recente studio di PwC (‘Mainland China/HK Luxury Market Insights di PwC’), le previsioni sui mercati al consumo di Hong Kong per il 2023 sono ottimistiche, con le vendite al dettaglio che dovrebbero arrivare a circa 395 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 47 miliardi di euro al cambio attuale).
Se nel 2022 il totale delle vendite al dettaglio era diminuito di circa l’1 per cento, nell’anno corrente dovrebbero subire un balzo del 13 per cento, favorite dal settore del lusso e dalla ripresa del turismo: “L’abolizione dei requisiti di quarantena da parte della Cina continentale per i viaggiatori in ingresso farà rimbalzare le vendite al dettaglio relative al 2023. Il turismo inizierà una lenta ripresa: Hong Kong stima 20 milioni di visitatori, un terzo del picco da 65 milioni del 2018. Le vendite al dettaglio trarranno beneficio dal recente piano da 100 milioni di HK$ (circa 12 milioni di euro, ndr) dell’Ente per il Turismo per attirare i turisti con omaggi e promozioni”, spiega in una nota Erika Andreetta, Emea Fashion & Luxury leader e partner di PwC Italia. “Nel 2023 i grandi magazzini e il settore del lusso, inclusi i gioielli, continueranno crescere di circa il 40 per cento, rispetto a circa il 20% di abbigliamento, calzature e prodotti affini, sostenuti dalla ripresa del turismo e dal rafforzamento del renminbi – continua Andreetta. “Considerato che il 2023 è un anno propizio per i matrimoni, avremo una forte domanda di gioielli e oreficeria. Nel 2022 la crescita del mercato cinese del lusso è rallentata ma ci attendiamo un recupero grazie alle opportunità sospinte dalla pandemia; assisteremo a una forte crescita di questo settore, con un aumento della penetrazione online e della presenza del mercato duty-free. Il mercato del lusso sta recuperando in fretta rispetto alla pandemia e con maggior vigore, resilienza e agilità; e i luxury brand dovrebbero prepararsi a rispondere alla ripresa e alle nuove opportunità”.
Secondo il report, il panorama del retail di lusso a Hong Kong è stato trasformato da tre anni di chiusura delle frontiere e, anche per questo, i brand del lusso hanno rivisitato l’impronta dei loro negozi, riducendo la propria presenza nella metropoli e spostando gli investimenti principali nella Cina continentale. “La differenza tra i prezzi di Hong Kong e della Cina continentale si sta assottigliando a causa dei tassi di cambio e della forte penetrazione dell’e-commerce in quest’ultima. La trasformazione del mercato del lusso di Hong Kong probabilmente andrà avanti, mentre la Cina continentale diventa una solida alternativa”, si legge nello studio. Tuttavia, in quanto hub finanziario internazionale senza imposte di vendita o dazi doganali, il settore del lusso di Hong Kong si trova in una posizione unica per invertire la tendenza, modificando la propria offerta, focalizzandosi sui prodotti più esclusivi o all’avanguardia negli ultimi trend e facendo leva sulla propria shopping experience cosmopolita, in grado di soddisfare gli altospendenti asiatici e differenziarsi dalla Cina continentale.
Rispetto all’online, nel 2022, le vendite al dettaglio online costituivano il 10% di quelle totali in termini di valore, con un aumento del 21% anno su anno. Negli ultimi tre anni, il settore retail di Hong Kong è cambiato radicalmente, in quanto è cresciuto il numero di persone che hanno comprato online per via della pandemia. Secondo PwC Hong Kong, nel 2023 le vendite al dettaglio online continueranno a crescere ma a un ritmo più lento. La crescita dell’e-commerce dipenderà da diversi fattori, tra cui lo sviluppo della tutela dei dati dei consumatori, l’intelligenza artificiale etica e altre caratteristiche chiave di un’economia digitale.