Joan Cheng, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Lanvin definisce il 2022 “un anno entusiasmante” con vendite in forte crescita grazie anche alla spinta sugli accessori. Il gruppo, recentemente quotato a New York ha chiuso l’anno con risultati in netta crescita: i ricavi sono aumentati a quota 425 milioni di euro per l’esercizio 2022, in aumento del 38% rispetto all’anno precedente.
In forte rialzo le vendite di tutti i marchi in portafoglio. In particolare spicca la performance della griffe ammiraglia Lanvin (+67%, a quota 121,3 milioni, con un balzo del +145% nel wholesale), “a dimostrazione del crescente appeal e della domanda del marchio tra i rivenditori e gli acquirenti di lusso globali, in particolare per i suoi prodotti accessori”. Ancora meglio fa Sergio Rossi, acquisito nel 2021, che mette a segno un +116 per cento. Per quanto riguarda gli altri brand, le vendite di Wolford sono aumentate del 16% a 127 milioni di euro; St. John ha guadagnato il 17% a 86 milioni di euro; Caruso è aumentato del 25% a 30 milioni di euro.
Sul fronte geografico spicca il traino dell’area Emea, “che ha mostrato i risultati più solidi, passando da 148 milioni di euro a 214 milioni di euro, con un aumento del 44%”, si legge nella nota. In positivo anche il Nord America (+36% a 145 milioni di euro) e la Cina, nella cui area, nonostante i prolungati blocchi Covid, le vendite sono cresciute del 13% a 48 milioni di euro.
Le proiezioni per il 2023 sono ottimiste, seppur mantenendo un basso profilo. “Il Gruppo – si legge nelal nota – manterrà il suo forte slancio nel 2023, ma è consapevole delle problematiche macroeconomiche e pertanto prevede una crescita sostenuta ma moderata con un ulteriore contributo positivo dalla rinascita della regione Apac”.
Il titolo di Lanvin Group ha chiuso la seduta di venerdì alla Borsa di New York realizzando un guadagno di oltre cinque punti percentuali.