“Abbiamo chiuso il 2022 in bellezza. Nonostante la pressione macroeconomica sui consumatori e le turbolenze di Covid-19 in Cina, continuiamo a registrare una crescita solida rispetto ai livelli pre-pandemia. Abbiamo iniziato bene il 2023 e siamo fiduciosi che la trasformazione del brand avvenuta negli ultimi anni, metta Pandora in una buona posizione per gestire le avversità future ed emergere più forte di prima”. L’ottimismo è quello di Alexander Lacik, presidente e CEO del gruppo danese della gioielleria, che ha chiuso il Q4 del 2022 con ricavi per 9,8 miliardi di corone danesi (circa 1,32 miliardi di euro), in aumento dai 9 miliardi del Q4 2021 e meglio dei 9,6 miliardi attesi dagli analisti.
“Nel Q4 – spiega la nota di Pandora – la crescita organica è stata del 4% (+19% rispetto al Q4 2019) che comprende una sell-out pari a -1% (impattata negativamente dall’incendio al centro di distribuzione europeo per circa un punto percentuale) e un’espansione del network del +4 per cento”. Il brand di preziosi mostra una buona resilienza nonostante l’incertezza macroeconomica. Migliora la crescita su base sequenziale del sell-out negli Stati Uniti, registrando un -7%, mentre l’Europa risulta resiliente, con una progressione del sell-out del 2% “nonostante una ridotta possibilità di spesa dei consumatori determinata da fattori macroeconomici”. Nel trimestre l’ebit margin è passato dal 29,7 al 32,5 per cento.
Il full year, invece, ha evidenziato un giro d’affari in aumento da 23,4 a 26,4 miliardi di corone, con un ebit margin del 25,5 per cento.
Secondo quanto comunicato dalla stessa Pandora, i prezzi sono stati “adeguati con successo” nel Q4 2022 (+4% di media) con un impatto positivo sui dati finanziari. Nel 2023 sono previsti lanci di nuove collezioni con un’ulteriore espansione geografica. Il gruppo ha ridotto le emissioni totali di gas serra del 6% rispetto al 2019, in linea con l’obiettivo di dimezzare le emissioni entro il 2030. Il 61% di tutto l’argento e l’oro proviene da fonti riciclate, in linea con l’obiettivo di raggiungere il 100% entro il 2025.
Per il 2023 il gruppo stima ricavi compresi tra -3% e +3% e un margine ebit intorno al 25 per cento. “Nel 2023 continueremo ad attuare la nostra strategia, a conquistare quote di mercato e ad accelerare l’espansione del network, adottando al contempo azioni prudenti sui costi per proteggere i margini”, ha concluso Lacik. In mattinata le azioni di Pandora hanno registrato un balzo di oltre nove punti percentuali alla Borsa di Copenhagen.