Saucony spegne 125 candeline e si prepara a correre verso nuovi obiettivi. Fondato nel 1898 in Pennsylvania, il brand devoto alla corsa sopra ogni altro sport ha conosciuto il suo momento di massima popolarità negli anni 70 rivolgendosi a runner appassionatati e professionisti. E con il lancio del modello ‘Jazz’ nel 1981, destinato a diventare il suo più venduto in assoluto, Saucony si è affermato definitivamente nel panorama delle calzature da corsa. Esattamente cento anni dopo, nel 1998, nasce la linea di sneakers lifestyle Saucony Originals, che rilegge il Dna del brand in chiave contemporanea.
Per celebrare l’anniversario che cade proprio nel 2023, il marchio nato oltreoceano ha scelto ancora una volta la House of Originals, a Parigi, per presentare in anteprima, nel cuore della settimana della moda maschile, le collezioni primavera/estate e autunno/inverno 2023, offrendo anche una panoramica delle collaborazioni d’autore protagoniste delle prossime stagioni.
Al centro del lavoro creativo, la commistione tra passato e futuro, tra heritage e innovazione, che si traduce nella volontà di attingere dall’archivio del brand per ridare nuova linfa vitale e contemporaneità a modelli che hanno contribuito a scrivere la storia delle calzature da corsa. Lo ha raccontato a Pambianconews Andrea Rogg, Vice president e Global general manager di Saucony Originals, divisione che fa capo anch’essa al gruppo Wolverine World Wide: “125 anni di storia sono tanti, ma è uno dei nostri punti di forza perché rassicura il consumatore e ci offre forti ispirazioni che arrivano dal nostro heritage, a cui si combinano tecnologia e innovazione. Giochiamo con il nostro archivio guardando al futuro, con la possibilità quindi di dare vita a delle riedizioni a modelli che sono prodotti del proprio tempo e poi delle innovazioni che si spingono verso le tendenze del futuro”.
Nonostante le evoluzioni che si sono avvicendate nel corso della storia del brand, la corsa resta il suo nucleo fondante. “Il running – prosegue Rogg – è sempre stato e sempre sarà al centro del nostro Dna, sapendo ovviamente che durante questi 125 anni Saucony è stato anche produttore e fornitore di prodotti per lo sport ad ampio spettro”. Aggiunge: “Ora vediamo proprio l’opportunità di intercettare nel panorama delle sneakers queste tendenze che sono orientate al futuro, ma anche quelle adatte ai consumatori più legati alla tradizione”.
Intanto, all’indomani del Covid, il mondo dello sportswear è cambiato e ha trovato nuovi sbocchi e nuovi bacini di consumatori nel mercato del fashion. “Per quanto riguarda l’influenza che il running ha nel segmento lifestyle – osserva il manager – vediamo indubbiamente un mercato molto affollato, dunque altamente competitivo. Ma anche un mercato che si allarga sempre di più, anche grazie alla capacità di aziende come la nostra, che costruiscono scarpe sportive da tanto tempo e che vantano uno spiccato comfort, caratteristica che trova ora collocazione anche nella vita quotidiana dei consumatori. Un’idea di comfort a cui anche la moda si sta avvicinando sempre di più, dalla realizzazione delle silhouette alla scelta dei materiali da impiegare”. E questa ibridazione tra fashion e sportswear, che non sembra destinata a scemare nello scenario post-pandemico, offre opportunità di crescita e mutamento a chi il settore sportivo lo presidia già da tempo.
All’orizzonte anche novità sul fronte corporate per Wolverine, che ha recentemente annunciato una riorganizzazione strategica. “Sono state create delle divisioni – spiega Rogg – e i marchi oggi più importanti per il gruppo, Saucony e Merrel, sono stati inseriti all’interno di una nuova coalition che permetta loro essere più vicini al consumatore e più agili nell’implementazione delle strategie aziendali”. Dal punto di vista di Saucony Originals, gestita dall’Italia, ricorda il Vice president, ci sono altrettante novità: una centralizzazione di operations e logistica, con il trasferimento dei magazzini centralizzati dall’Olanda all’Italia. E sempre dall’Italia verranno gestiti i consumatori dell’e-commerce e i clienti wholesale in tutta Europa. Anche Merrel, dal canto suo, è stato inserito nella filiale tricolore.
Per quanto riguarda Milano, in arrivo l’inaugurazione di uno showroom da 600 metri quadrati in via Morimondo, prevista per la fine di aprile. Un opening che rivela una mossa strategica: “Mentre tutta la parte di back office resterà a Montebelluna, le attività più legate al mercato (vendite, prodotto e marketing) saranno proprio a Milano”.