“Essendo progettati per durare, spesso gli orologi Rolex hanno più di una vita. E poiché possono cambiare proprietario, il programma Rolex Certified Pre-Owned dà la possibilità ai rivenditori della rete di distribuzione ufficiale del marchio di vendere orologi di seconda mano certificati autentici e corredati da una garanzia internazionale di due anni”. Inizia così l’annuncio di Rolex, maison che domina il settore dei luxury watches con un’incidenza sul mercato che sfiora il 30% (stime Morgan Stanley), per il suo ingresso nel mercato del second hand che tuteli i consumatori e il valore del brand.
Gli orologi usati certificati Rolex saranno inizialmente disponibili presso le boutique Bucherer in Svizzera, Austria, Germania, Francia, Danimarca e Regno Unito a partire da questo mese. Gli altri rivenditori autorizzati del marchio potranno aderire al programma Rolex Certified Pre-Owned dalla primavera 2023. L’iniziativa permette dunque di acquistare orologi di seconda mano garantiti da Rolex. “Lo scopo – spiega la maison di Ginevra – è quello di valorizzare l’offerta esistente di orologi di seconda mano Rolex, perché l’autenticità di questi orologi, quando il proprietario cambia, deve poter essere certificata al momento della rivendita presso i rivenditori autorizzati”. Nello specifico, l’iniziativa permette di certificare l’autenticità degli orologi Rolex (che abbiano almeno tre anni di vita) al momento della loro rivendita da parte di un rivenditore autorizzato, identificabile grazie alla placca “Rolex Certified Pre-Owned”.
L’annuncio del colosso svizzero conferma l’importanza crescente del mercato del secondo polso dei luxury watches, che potrebbe valere 35 miliardi di franchi (35 miliardi di euro al cambio attuale) entro il 2030. Le proiezioni arrivano da uno studio di Deloitte, che ribadisce come a fare da traino sia l’interesse dei Millennials e dei consumatori della Z Generation. Ad oggi il mercato degli orologi di seconda mano ha un valore di circa 20 miliardi di franchi. Entro il 2030 potrebbe valere più della metà del mercato degli segnatempo nuovi.
Quanto all’andamento settore, nel 2021 le esportazioni di orologi svizzeri hanno sfiorato i 22,3 miliardi di franchi, con un aumento del 31,2% rispetto al 2020 e del 2,7% rispetto al 2019. Questi numeri, diffusi dalla Fédération de l’horlogerie suisse, hanno battuto il precedente record di vendite, che risaliva al 2014.
Rolex punta dunque ad accompagnare il “passaggio di consegne” dei prodotti già in circolazione sul mercato, così da conservarli e da provvedere alla loro manutenzione e garanzia. “Questo modus operandi – conclude l’azienda – s’inserisce nella filosofia Perpetual: la ricerca incessante dell’eccellenza e l’impegno a lungo termine per le generazioni future”.
Negli scorsi giorni, infine, è rimbalzata sulla stampa di settore la notizia secondo cui Rolex si preparerebbe ad investire un miliardo di franchi in un nuovo sito di produzione a Bulle, nella Svizzera occidentale, nel Canton Friburgo. Il nuovo polo dovrebbe essere inaugurato nel 2029, generando circa duemila nuovi posti di lavoro.