Lvmh chiude i primi nove mesi dell’anno in crescita del 28% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il colosso francese ha registrato un fatturato di 56,5 miliardi di euro, la crescita organica dei ricavi è stata del 20 per cento. Nel solo terzo trimestre la crescita organica dei ricavi è stata del 19%, in linea con le tendenze osservate nel primo semestre dell’anno e superiore alle aspettative degli analisti, ferme ad una progressione del 13 per cento.
Continua il buon andamento nel Vecchio Continente, negli Stati Uniti e nel Giappone, già evidenziato dall’inizio del 2022, grazie non solo alla domanda della clientela locale, ma anche alla ripresa dei viaggi internazionali. L’Asia, includa la Cina, ha registrato un livello di crescita inferiore nei primi nove mesi del 2022, sebbene la crescita nell’ultimo quarter abbia subito un’accelerazione a causa del parziale allentamento delle restrizioni sanitarie legate al Covid-19.
Il segmento Fashion & Leather Goods, che copre quasi il 50% del fatturato complessivo del periodo in esame, ha registrato una crescita dei ricavi del 31% nei primi nove mesi del 2022 totalizzando 27,8 miliardi di euro (+24% a livello organico). Lvmh sottolinea che le ultime sfilate prêt-à-porter donna di Louis Vuitton ideate dal direttore creativo Nicolas Ghesquière hanno avuto “un’accoglienza straordinaria”. L’orologio da collezione ‘Tambour Twenty’ è andato subito esaurito. Christian Dior ha continuato a ottenere una crescita notevole in tutte le sue linee di prodotti. Dopo tre anni di lavori di ristrutturazione, la storica casa natale della maison al 30 di Avenue Montaigne a Parigi, che ha riaperto all’inizio dell’anno ha riscosso un enorme successo. “Celine – spiega il gigante d’oltralpe – ha visto una crescita molto forte derivante dal successo delle creazioni di Hedi Slimane, così come Loewe, spinto dalla forte creatività di Jw Anderson. Loro Piana mantiene un buon slancio. Fendi, dove Kim Jones porta il suo talento alla maison, ha celebrato il 25esimo anniversario della sua iconica borsa ‘Baguette’ con una sfilata d’eccezione a New York”.
Il comparto Perfumes & Cosmetics ha ottenuto ricavi in crescita del 19 per cento. Grazie a maison come Bulgari, Tiffany e Tag Heuer la sezione Watches & Jewelry ha totalizzato +23%, mentre quella Wines & Spirits ha segnato un +23% per cento. La voce Selective Retailing riporta un +30% nei primi nove mesi.
“In un contesto geopolitico ed economico incerto – si legge dalla nota – il gruppo è fiducioso nel proseguimento dell’attuale crescita e manterrà una politica di controllo dei costi e investimenti selettivi. La strategia del gruppo rimarrà incentrata sul rafforzamento continuo della desiderabilità dei suoi marchi, facendo affidamento sull’autenticità e la qualità dei suoi prodotti, sull’eccellenza della loro distribuzione e sulla reattività della sua organizzazione. Lvmh conta sulla natura dinamica dei suoi marchi e sul talento dei suoi team per rafforzare ulteriormente la sua posizione di leadership globale nei beni di lusso anche nel 2022”.
In una call sui risultati economici, Jacques Guiony, chief financial officer di Lvmh, è stato cauto sulla ripresa del mercato cinese: “Le cose vanno meglio rispetto al secondo trimestre – ma ha aggiunto – non sono tornate alla normalità”, riferendosi al protrarsi di blocchi e interruzioni della catena di approvvigionamento.
Per quanto concerne l’andamento delle vendite online, in seguito al rientro nei negozi fisici, Guiony ha affermato che, con l’esclusione della Cina continentale, l’attività si è spostata nuovamente verso gli store brick-and-mortar. “Ma non fraintendetemi, il digitale sta ancora crescendo a doppia cifra”, ha affermato il manager, citando la sua quota del 13% sulle vendite totali, contro il 14% dell’anno scorso.
In mattinata le azioni di Lvmh guadagnavano quasi tre punti percentuali alla Borsa di Parigi.