Margini record e una flessione delle vendite in Cina che risulta inferiore a quella dei principali competitor. Sono gli highlights del primo semestre di Hermès, chiuso alla fine del giugno scorso con ricavi pari a 5,47 miliardi di euro, in crescita del 29% rispetto al primo semestre del 2021. I profitti netti di Hermès hanno raggiunto quota 1,64 miliardi di euro nel periodo, in aumento di quasi il 40%, salendo al 30% delle vendite. L’utile operativo è invece pari a 2,3 miliardi (+34%), con un margine operativo del 42,1%, “livello storico più alto”, secondo il numero uno del gruppo, Axel Dumas. Nel solo secondo quarter, il turnover è salito a 2,7 miliardi (+26 per cento).
Quanto ai mercati cruciali, l’Asia (escluso il Giappone) segna un +15%, trainata da un elevato livello di attività in tutta la regione, in primis a Singapore, in Australia e Corea. La Greater China, spiega Hermès, si è “fortemente ripresa a giugno, dopo essere stata penalizzata dalle restrizioni sanitarie e dalla chiusura dei negozi ad aprile e maggio, in particolare a Shanghai e Pechino”. Nella conference call riservata agli analisti, l’executive chairman di Hermès non ha fornito la cifra esatta delle vendite della maison nel Gigante Asiatico, ma ha affermato che sono “diminuite meno dei livelli riportati dai competitor”. Dumas ha inoltre affermato che il rimbalzo di giugno “non ha però completamente compensato il calo di aprile e maggio”. Segno più per le altre aeree geografiche in cui il colosso del lusso è presente (Giappone +20%; America +34%; Europa +34%; Francia +41 per cento). Balzo positivo a doppia cifra, inoltre, per tutte le categorie dell’offerta.
“Hermès – riflette Reuters – ha riportato margini operativi record del 42% nella prima metà dell’anno, il livello più alto del settore e un risultato considerevole, dato che negli ultimi mesi Hermès ha alzato i prezzi meno di rivali come Lvmh o Chanel“. La maison di rue du Faubourg Saint-Honoré , tradizionalmente considerata particolarmente resiliente, è stata a lungo uno degli attori più stabili nel settore dei luxury goods, in parte grazie alla sua attenta gestione della produzione e delle scorte, che hanno contribuito a mantenere un’aura di esclusività.
In mattinata, le azioni di Hermès guadagnavano oltre sette punti percentuali alla Borsa di Parigi.
Per il 2022, conclude la griffe, gli impatti del contesto sanitario sono ancora difficili da valutare. Nel medio termine, nonostante le incertezze economiche, geopolitiche e monetarie in tutto il mondo, il gruppo conferma “un obiettivo ambizioso di crescita dei ricavi a tassi di cambio costanti”.