Sembra esserci la vendita nell’orizzonte a medio termine di Pimkie. A riportare l’indiscrezione è la stampa francese, secondo cui la famiglia Mulliez sarebbe in cerca di un acquirente per l’insegna di moda low cost, decisione scaturita dalla valutazione degli ingenti investimenti necessari al risanamento dell’azienda.
Gli imprenditori vorrebbero portare a termine l’operazione entro la fine di quest’anno, cedendo la società a un gruppo che si impegni a portare avanti la storia del marchio e a rilanciarlo.
Da diverse settimane, si legge su Fashion Network, i dipendenti di Pimkie erano in fiduciosa attesa di aggiornamenti sul futuro del loro brand (appartenente al gruppo Fashion Cube), dopo l’arrivo a gennaio di uno specialista in ristrutturazioni aziendali, Philippe Favre.
Quest’ultimo avrebbe annunciato qualche giorno fa ai rappresentanti del personale che la famiglia Mulliez, titolare del marchio da tempo in cattive acque, ha scelto di individuare per Pimkie un nuovo proprietario.
Fondata nel 1971, la catena negli ultimi anni ha patito la concorrenza di colossi come Shein, il boom del second hand e la crisi pandemica, che ha messo in difficoltà i suoi 213 punti vendita e circa 80 in franchising. Nel 2020, anno della pandemia, Pimkie ha registrato un fatturato di 194 milioni di euro.
Nel 2018 la società aveva già affrontato una ristrutturazione, che ha comportato il taglio di oltre 200 posti di lavoro e la chiusura di 37 negozi in Francia.
Anche all’estero la presenza di Pimkie è stata progressivamente ridotta, con lo stop delle attività delle filiali in Germania, Spagna e Portogallo. Anche a Milano lo store di via Torino ha abbassato le saracinesche.