Fashion Cloud mette il turbo in Italia e aumenta la sua presenza sul mercato tricolore. Sin dal momento del suo debutto nel Bel paese nel 2020, più di mille negozianti italiani hanno iniziato a lavorare con la piattaforma B2b-Solution. Adesso, la spinta alla digital transformation nel settore della moda in Italia ha fatto si che Fashion Cloud punti al mercato italiano come territorio su cui focalizzare la propria espansione.
La strategia di crescita nella Penisola si articola principalmente su due punti chiave. Il primo riguarda la soluzione unica che lega marchi e negozianti: Fashion Cloud offre una piattaforma b2b per lo scambio di contenuti e la creazione online di ordini e pre-ordini su uno specifico brand e collezione. La seconda cosa è data dalla forte presenza di Fashion Cloud nel mercato tedesco e nord europeo e questo permette ai marchi italiani di lavorare con negozianti molto forti e famosi di questi mercati.
“Durante gli ultimi anni – spiega Alies ter Kuile, co-owner di Fashion Cloud e responsabile dell’espansione in Italia – abbiamo visto come i marchi ed i negozianti italiani si stanno focalizzando maggiormente online: aumentando gli investimenti sui negozi online, contenuti e digitalizzando i loro processi d’acquisto. Questo ci motiva di essere parte di questa trasformazione digitale e in contemporanea ci rassicura sul fatto che Fashion Cloud si addice al mercato italiano”.
Fashion Cloud è la piattaforma all-in-one platform per i negozianti i brand del settore moda, offre soluzioni digitali b2b per pre e post-ordini di collezione, accesso ai content e rifornitura capi che vengono sempre ordinati dai negozianti stessi. “Ciò fa si – spiega l’azienda – che i negozianti ricevano automaticamente materiale marketing, dati sui prodotti (fattore che facilita l’apertura di negozi online), integrazione con market places e soprattutto rafforzano la distribuzione e la visibilità dei marchi. In aggiunta, lo smart buying fa si che i processi e le fasi di ordine delle collezioni siano efficienti utilizzando dati di vendita e d’inventario che danno suggerimenti su cosa acquistare insieme agli aiuti su gli ordini automatici dei capi. Il risultato: marchi moda e negozianti fanno dal 10 al 30% di business in più”.