Il 2022 dovrebbe rappresentare un altro anno positivo per Roberto Cavalli. Secondo quanto anticipato dal direttore generale Ennio Fontana, intervenendo al Luxury Summit del Sole24Ore, la maison potrebbe segnare una crescita dei ricavi del 40 per cento. “Nel 2021 siamo cresciuti del 35% e per questo 2022 prevedo un altro step del 40%”, ha detto Fontana, aggiungendo che i mesi iniziali della pandemia hanno consentito all’azienda di riorganizzarsi dopo l’acquisizione da parte di Dico Group. Il brand è passato nel 2019 da Clessidra Sgr al fondatore e presidente di Damac Properties, Hussain Sajwani, attraverso la sua società di investimenti privati Vision Investments.
Nel corso del summit il direttore generale ha sottolineato la questione dell’approvvigionamento delle materie precisando che “è oggi il problema principale”. “I tempi di produzione – ha spiegato – si sono allungati del 70-80% e i tempi di trasporto sono triplicati”. Per cui, “se prima eravamo abituati ad avere il prodotto finito in 2-3 mesi, adesso ci voglio 5-7 mesi anche con fornitori top”.
Lo scorso novembre il manager, in occasione del 26° Summit Pambianco-PwC aveva anticipato che tra i prossimi step del gruppo c’è “concentrarsi sulle aperture di nuovi punti vendita importanti in tutto in mondo, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa. Inoltre ci impegneremo per un continuo sviluppo delle categorie merceologiche, è importante dare sempre più offerta e scelta al consumatore finale”.