La moda spagnola punta sulla Mercedes-Benz Madrid fashion week per rilanciare il settore che però sconta ancora diverse difficoltà a causa del Coronavirus. Durante la recente manifestazione (9-13 marzo 2022) Pambianconews ha incontrato D. Pablo Conde, direttore internazionale della divisone moda, arredamento e beni industriali di Icex (España, exportación e inversiones, ente che promuove il Paese all’estero) che ha confermato i dati sull’andamento del comparto fashion: nel 2019, il fatturato è stato di 18 miliardi euro, l’anno successivo è sceso del 41,26% (10,6 miliardi) mentre il 2021 si è chiuso con un ulteriore calo delle vendite del 13,1% rispetto al 2020. Lo scorso dicembre, a causa della sesta ondata del virus caratterizzata dalla variante Omicron l’aumento dei ricavi del fashion spagnolo si è arrestato a quota +3,2%, l’incremento più basso da agosto e nettamente inferiore rispetto al +9,7% di novembre, impedendo così la ripresa auspicata durante le vacanze natalizie.
Secondo Acotex (Associazione nazionale del commercio di tessili, accessori e cuoio), “il settore non si è ancora ripreso e si prospetta un 2022 molto complicato. Oltre all’aumento del costo dell’elettricità e all’aumento dei costi delle materie prime e della logistica, nel 2022 dobbiamo iniziare a ripagare i prestiti ICO e la situazione della nuova variante Covid, con un aumento dei contagi e delle possibili ulteriori restrizioni, colloca il commercio tessile in una situazione preoccupante”.
La ripresa passerà dalle proficue relazioni con l’estero. La Spagna è uno dei principali paesi esportatori di moda. Nel 2020 si è collocata al settimo posto nel ranking mondiale ed è il terzo esportatore dell’UE, dopo Germania e Italia. “Anche nel difficile biennio 2020-2021 – spiega Conde -, le esportazioni spagnole hanno continuato a crescere, avvicinandosi ad un tasso di variazione del +30 per cento. L’Italia è uno dei partner principali, nel 2021 infatti il 64% delle esportazioni spagnole hanno avuto come destinazione l’UE, principalmente la Francia con il 13% delle esportazioni totali seguita dall’Italia con una quota dell’11% e il Portogallo con il 9%”. Il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Cina rimangono i principali partner commerciali extra UE. Interessante anche il legame con Messico, i cui acquisti di moda spagnola nel 2021 sono aumentati del 64% rispetto all’anno precedente.
Il manager sottolinea l’importante liason con il nostro Paese: “L’abbigliamento femminile spagnolo è stato il segmento del settore moda più importato in Italia nel 2021. È noto che il colosso Inditex, con tutti i suoi marchi presenti sul mercato guida il segmento del fast fashion. Ci sono anche altri importanti brand del segmento medio e medio-alto che sono riusciti a posizionarsi nel commercio multimarca italiano, grazie alle loro proposte creative e all’ottimo rapporto qualità-prezzo. All’interno del settore della moda femminile, vale la pena sottolineare l’alto grado di penetrazione del mercato italiano da parte delle aziende del settore delle calzature, dell’intimo e dei costumi da bagno, nonché delle aziende del settore sposa e cerimonia”.
Anche il kidswear riveste un ruolo strategico. Secondo Asepri (Asociación española de productos para la Infancia), l’Italia è il principale cliente estero. Considerando solo il segmento neonato (0-2 anni), la Spagna è il secondo fornitore dell’Italia, preceduto unicamente dalla Cina e con una quota di mercato del 17,7% del totale delle importazioni, come conferma il Centro Studi di Confindustria Moda per Smi. Per il menswear la Spagna rappresenta invece il quarto fornitore dell’Italia con una quota di mercato del 6,2%, e nel 2021, rispetto all’anno precedente, gli acquisti italiani di moda maschile spagnola sono cresciuti del 20,2 per cento.
In che modo si intende potenziare il posizionamento della moda spagnola in Italia? “L’Icex – risponde Conde – in collaborazione con la sua rete di uffici economici e commerciali all’estero, ha definito una strategia per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese spagnole con i seguenti obiettivi: aumentare il grado di internazionalizzazione delle imprese spagnole nel settore della moda e le loro esportazioni, migliorare la percezione dei marchi spagnoli all’estero, migliorare la marca made in Spain”. Per farlo sarà necessario consolidare e aumentare le vendite delle aziende spagnole, potenziare i singoli brand e il marchio made in Spain anche attraverso attraverso i social media. “Sono stati presi in considerazione due assi strategici trasversali che stabiliscono le linee guida per migliorare la competitività del settore della moda in Spagna: la trasformazione digitale delle nostre aziende e la sostenibilità. Sul lato digitale, gli sforzi nel 2021 si sono concentrati sulla promozione del profilo Instagram aziendale @thisisspainfashion, che attualmente è l’unica piattaforma ufficiale dove vengono comunicate tutte le notizie e gli eventi relativi ai brand di moda spagnoli”, dichiara il manager.
Nei diversi mercati, e in particolare in Italia, sono state realizzate diverse attività con il marchio Spain Fashion per promuovere l’internazionalizzazione delle aziende spagnole e comunicare i valori della nuova moda made in Spain. Da maggio 2021, l’evento Spainfashion Lab, incontri B2B tra brand spagnoli e professionisti della moda, viene organizzato due volte l’anno a Milano. L’obiettivo è trovare il partner ideale per sviluppare il canale di distribuzione nel mercato italiano o internazionale. Grazie a questa iniziativa, marchi spagnoli come Lola Casademunt e Fernando Claro, che sfilano durante Mercedes-Benz Madrid fashion week, sono riusciti ad entrare nel mercato italiano attraverso alcuni showroom italiani. “Oltre a questa iniziativa l’Icex – continua il direttore -, attraverso il nostro Ufficio economico e commerciale di Spagna a Milano, ha preso accordi speciali con le principali fiere di moda in Italia, per la partecipazione e promozione dei marchi spagnoli partecipanti. Nello specifico, nel 2022, ha collaborato con Immagine Italia & Co., Maredamare e White, con cui è stato realizzato l’evento ‘White Loves Spain Fashion’ durante l’ultima fashion week maneghina. Non ci concentriamo solo sul supporto in fiera, ma lavoriamo e coordiniamo anche altre attività promozionali che vanno dalle sfilate collettive alla pubblicità nei media specializzati. L’obiettivo è quello di promuovere le singole aziende e allo stesso tempo dare prestigio al marchio Spain Fashion. Oltre a queste fiere, c’è una grande partecipazione spagnola nelle principali fiere di moda italiane. Tra le più rilevanti, è possibile citare Pitti Uomo, Pitti Bimbo, Micam, Homi e Sposa Italia”.
Gli fa eco Ana Larrañaga, business developement director di Ifema Madrid, organizzatrice della Mercedes-Benz Madrid fashion week incontrata proprio durante la 75esima edizione della manifestazione. “È certamente necessario lavorare di più per dare maggiore visibilità ai nostri designer; ciò che differenzia Madrid dalle altre fashion week spagnole è l’attenzione ai marchi partecipanti con un netto focus sulla moda nazionale d’autore. Le sfilate trasmettono l’eclettico stile made in Spain che non segue le tendenze stagionali ma predilige la manifattura artigianale, come testimonia il ritorno del ricamo nelle creazioni”, spiega la manager. Sostenuta da Ifema, dalla città di Madrid e dai numerosi sponsor (tra cui Inditex, Mercedes-Benz e L’Oréal), la fashion week non si è mai fermata: “Anche durante la pandemia abbiamo mantenuto un calendario live e digitale grazie un importante sforzo economico per mettere in sicurezza i nostri spazi. Abbiamo cambiato completamente il sistema di ventilazione dando la possibilità a tutti gli addetti ai lavori di partecipare alla manifestazione senza timori”, precisa Larrañaga. L’internazionalizzazione della fashion week è stata tangibile nei giorni scorsi, oltre all’Italia sono intervenuti esponenti di stampa e buyer provenienti da Regno Unito, Francia, Germania, Grecia, Portogallo, Grecia, Messico, Stati Uniti, Panama e Colombia. Presenti importanti department store come Rinascente, Galeries Lafayette, Liverpool (Messico) Kallpa e Studio Moda (Panama) oltre a testate edite da gruppi come Hearst e Condé Nast. “Abbiamo attuato un dialogo in termini di comunicazione video con Berlino ed era in programma un progetto con la Russia, ora in stand-by” conclude la responsabile di Ifema Madrid. Oltre ai designer già presenti nelle passate edizioni i nuovi partecipanti vengono selezionati da un comitato tecnico formato dall’associazione degli stilisti e Confindustria. Tra i nomi della 75esima edizione si sono susseguiti brand ready to wear storici come Custo Barcelona e Agatha Ruiz de la Prada così come le creazione di alta moda di Claro Couture. In calendario, tra gli oltre quaranta nomi, anche Teresa Helbig, Isabel Sanchis, Roberto Torretta e Dominicco. Redondo si è aggiudicato il premio L’Oréal per la miglior collezione, Rubearth ha vinto per la seconda volta il Mercedes-Benz fashion talent award.