H&M chiude il primo trimestre del 2022 con un incremento a doppia cifra delle vendite, in linea con le attese degli analisti. Il fatturato è aumentato del 18% in valuta locale nei tre mesi fino al 28 febbraio, rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Convertito in Sek (corone svedesi), la società ha affermato in un comunicato, le vendite nette sono aumentate del 23% a 49,16 miliardi di corone svedesi (4,6 miliardi di euro). Non ha diramato ulteriori informazioni, rimandando ai dati trimestrali dettagliati che saranno pubblicati il prossimo 31 marzo. Tuttavia, il risultato, come riporta Reuters, è in linea con le aspettative degli analisti che si attendevano vendite per 49,1 miliardi di corone.
Le azioni della svedese H&M sono scese del 3% all’inizio degli scambi. Nonostante i risultati positivi, gli analisti si sono concentrati sul potenziale impatto della crisi ucraina sulle sue attività nell’Europa centrale e orientali. Come ricorda Reuters, H&M all’inizio di questo mese ha temporaneamente chiuso i suoi negozi in Russia. Il Paese ha rappresentato nell’ultimo trimestre il 4% delle vendite del gruppo. Il timore è ovviamente che le ripercussioni sul blocco commerciali in Russia possano essere evidenti nei prossimi mesi. Secondo quanto precisato dall’agenzia Reuters, l’analista di RBC Richard Chamberlain ha ridotto ridotto le stime di profitto per H&M per quest’anno e il prossimo di circa il 10%, indicando appunto come motivazione la chiusura dei negozi in Russia ma anche il fatto che l’Europa centrale e orientale rappresentano circa il 12% delle vendite del gruppo. Meno di un mese prima che la Russia invadesse l’Ucraina, H&M aveva dichiarato di voler raddoppiare le vendite del gruppo entro il 2030.
Il gruppo svedese ha chiuso il 2021 con vendite a 198,96 miliardi di corone svedesi, in crescita rispetto al 2020 ma ancora sotto i livello pre-pandemici (-14% sul 2019), trainati da un Q4 in crescita dell’8% a 56,8 miliardi di corone.