Continua la corsa del mercato duty free di Hainan. L’isola offshore della Cina meridionale sta erodendo sempre più velocemente il divario con la Corea del Sud, finora medaglia d’oro incontrastata del mercato duty free.
I ricavi del mercato esentasse nella regione cinese, 720 marchi in un’area commerciale totale di 220mila metri quadrati, nel 2021 sono ammontati a 60,17 miliardi di yuan (circa 8,62 miliardi di euro), in rialzo dell’84% su base annua.
Il mercato sudcoreano, intanto, è cresciuto del 15% sul 2020 durante l’anno appena trascorso, in cui ha totalizzato 17,83 trilioni di won (circa 13 miliardi di euro). Il risultato in seguito alla performance fortemente penalizzata del 2020, anno in cui le entrate sono precipitate a -38% sul 2019 pre-pandemia.
A trainare il canale duty free della Corea del Sud, così fortemente colpito dalla pandemia, nell’anno passato sono stati i clienti esteri, che hanno generato il 95,4% dei ricavi totali (contro il 94% del 2020).
Sull’onda dei recenti risultati record, l’Hainan Provincial People’s Congress ha recentemente fissato per il 2022 l’obiettivo di vendita per il commercio duty free dell’isola dei 100 miliardi di yuan, che segnerebbe una crescita del 66,2% rispetto al 2021.
Ma contribuirà anche l’evoluzione delle restrizioni a viaggi e spostamenti, la cui limitazione ha contribuito nel corso della pandemia a trasformare Hainan in una delle destinazioni asiatiche di ‘shopping tourism’ predilette.
Solo nel periodo festivo tra 31 gennaio e il 6 febbraio, le vendite duty free sono cresciute del 157% a 2,13 miliardi di yuan, come riportava il dipartimento del commercio provinciale di Hainan.