Nonostante il rosso di 16 milioni di dollari nel quarto trimestre, Gap Inc chiude l’esercizio fiscale con profitti per 256 milioni di dollari (232,3 milioni di euro) contro una perdita di 665 milioni dello scorso anno. Per l’intero fiscal year, il gruppo ha visto le vendite nette raggiungere 16,7 miliardi (15,1 miliardi di euro), un balzo del 21% rispetto al 2020 e in aumento, seppur lieve (+2%), rispetto all’anno fiscale 2019, pre-pandemia.
“Dopo due anni di ristrutturazione – ha affermato il CEO Sonia Syngal – inclusa la dismissione di marchi più piccoli non strategici, la transizione del nostro mercato europeo verso un modello di partnership asset-light e l’eliminazione dei negozi nordamericani con prestazioni inferiori, il nostro core business è forte e siamo pronti per una crescita equilibrata”.
Le scarse prestazioni dell’ultimo trimestre dell’esercizio sono state dovute principalmente ai problemi alla catena di approvvigionamento, ai costi di trasporto più elevati e continui cali dei marchi Gap e Banana Republic. “Siamo fiduciosi nella nostra capacità di eseguire contro la nostra strategia a lungo termine – ha spiegato Syngal – capitalizzando i nostri investimenti nella generazione della domanda, nella fidelizzazione dei clienti e nell’intelligenza artificiale per accelerare una crescita redditizia”.
L’online si è dimostrato un canale in continua ascesa, con vendite a +44% rispetto al quarto trimestre del 2019 che hanno rappresentato, nel periodo, il 43% del business totale. Nel 2021, le vendite online sono cresciute del 57% rispetto al 2019 e hanno rappresentato il 39% delle vendite totali.
L’azienda, che ha chiuso il 2021 con 3.399 punti vendita in più di 40 paesi, è fiduciosa sul 2022 e prevede infatti un utile per azione rettificato tra 1,85 e 2,05 dollari, al di sopra delle stime Refinitiv di 1,86 dollari. Dopo questa previsione ottimistica e, delle perdite in generale inferiori alle previsioni di dirigenti e analisti, le azioni di Gap sono aumentate di oltre il 15% nelle contrattazioni after-hour.