Non si possono ancora definire beni rifugio al pari dell’oro o dei preziosi, come gioielli o orologi, ma di certo gli accessori di lusso non sono più solo oggetti da sfoggiare nelle occasioni più importanti. Al contrario, le borse si sono conquistate un peso ormai rilevante anche nelle aste dei beni di lusso. E le calzature non sembrano da meno. È attesa oggi, infatti, la chiusura dell’incanto online per le sneakers Louis Vuitton x Nike Air Force 1 firmate da Virgil Abloh organizzato da Sotheby’s. La stima pre-asta va da dai 5 ai 15mila dollari (ma per il lotto numero 1 l’offerta corrente ha toccato 140mila dollari). Numeri da capogiro che confermano il generale forte trend del collezionismo degli accessori di lusso – borse in testa – e che si spiega soprattutto con l’interesse verso il settore dei collectible da parte della fascia dei consumatori più giovani.
Lo conferma Lucile Andreani, head of sale handbags & accessories Christie’s che, sul numero di gennaio di Pambianco Magazine, ha raccontato come ormai, a partire dal 2008 e dopo la crisi finanziaria, le borse da collezione siano diventate un vero e proprio asset class di investimento. Per passione, ma anche per collezione.
Con un volume d’affari pari a 26,4 milioni di sterline (circa 31 milioni di euro), il segmento delle borse da collezione è ancora relativamente contenuto rispetto ad altri collectible, ma in questi ultimi anni la crescita è stata rapida e le attese indicano un significativo potenziale di incremento considerato che la base dei collezionisti è in aumento, alimentata da una crescente partecipazione femminile, dalle collezioniste più giovani, alla ricerca della loro prima Chanel, a quelle più esperte, che collezionano da oltre vent’anni.
Se nel segmento delle borse di lusso sono diversi i marchi proposti dalle principali case d’asta come Hermès, Chanel, Louis Vuitton, Dior, Gucci, Fendi, Celine e altri, quello delle borse da collezione è dominato da soli tre marchi: Hermès, Chanel e Louis Vuitton. Proprio l’iconica Birkin di Hermès è protagonista di alcuni dei principali record nelle aste degli ultimi anni. Nel 2017, una Himalaya Birkin 30 è stata offerta da Christie’s a Hong Kong con una stima pari a 1,5 milioni di dollari di HK ed è stata aggiudicata a 2,98 milioni di dollari di HK battendo il record mondiale per una borsa venduta in asta. Le Hermès Kelly, a lungo meno costose delle Birkin, hanno visto il loro valore aumentare costantemente nel tempo e oggi hanno valori simili alle Birkin. Ad Hong Kong, lo scorso maggio, tra i top lot in un’asta di Christie’s una rara Hermès Kelly 28 Himalaya bianco opaco del 2020 realizzata in pelle di coccodrillo Niloticus con dettagli in palladio, è stata aggiudicata per 2,7 milioni di dollari di HK (355.759 dollari) pari a tre volte la stima massima (700mila-900mila dollari di HK).
Tra le case d’asta, Christie’s è leader di mercato con circa il 50% delle vendite, seguita dall’asiatica Poly Auction con una quota di mercato vicina al 15%, Sotheby’s rimane un forte concorrente in questa categoria, Finarte e la francese Artcurial hanno quote di mercato tra il 3% e il 7 per cento. Altre case d’asta stanno seguendo le loro orme, come Bonham’s che ha lanciato la sua vendita inaugurale nel luglio 2020 dopo aver costituito il nuovo dipartimento all’inizio dell’anno.
L’articolo integrale è pubblicato sul numero di gennaio di Pambianco Magazine.
Secondo quanto riportato da Business of Fashion, mentre le aste per categorie tradizionali come l’arte sono ancora dominate dalle generazioni più anziane, gli acquirenti millennial hanno rappresentato il 29% delle vendite di lusso da Christie’s e fino al 43% per borse e accessori di lusso. Tra gli acquirenti di lusso, il 32% erano nuovi clienti. Altro elemento che spiega la forte crescita del segmento delle borse da collezione nelle aste è legato alla facilità di spedizione e conservazione degli articoli di lusso e l’utilizzo dello strumento dell’e-commerce nella categoria lo rendono maturo per l’espansione online.