Manteco chiude il 2021 in progressione del 10% rispetto al 2020, passando da 70 a 78 milioni di euro, ma ancora sotto i 90 milioni del 2019. L’azienda tessile nata a Prato nel 1941 e oggi attiva nella produzione di tessuti di lusso sostenibili vede l’Europa e gli Stati Uniti come mercati principali. Come la grand parte dele aziende di settore, Manteco nel 2021 è stata penalizzata dal forte aumento nei prezzi delle materie prime e dei filati. A Milano UNica 34, le proposte dell’azienda si sono arricchite con le collezioni Armor, Leaf e con il progetto Chakra. “Vediamo il 2022 con ottimismo- fa sapere Manteco -, stimiamo un’ulteriore ripresa dei mercati più importanti e la nascita di nuove opportunità. Stiamo investendo molto in progetti importanti e innovativi che ci proietteranno nel futuro con più fiducia”.
Negli anni, l’azienda è riuscita a brevettare un test di durabilità e invecchiamento che permette di simulare la vita di un tessuto, fornendo un risultato di durata oggettiva. Manteco ha inoltre pubblicato una roadmap per la sostenibilità, che è in linea con i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Al fine di rafforzare la diffusione e l’attuazione di questi principi, ha emesso una Carta dei Valori per la Sostenibilità, che guida quotidianamente dipendenti e collaboratori.